Grazzanise, “gonfiato” il peso dei rifiuti: sequestro da 400mila euro al procuratore della Gesia

di Redazione

Nella mattinata del 15 luglio, i carabinieri della stazione di Grazzanise, all’esito di una prolungata e complessa attività di indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e riguardante più in generale l’intero ciclo dei rifiuti della provincia di Caserta, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo pari a 399.732 euro, emesso dal giudice per le indagini preliminari, nei confronti di Luciano Sorbo, procuratore speciale di Gesia spa (capitale sociale pari a 2.179.000 euro), ditta specializzata nel settore dello smaltimento rifiuti, ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata ai danni del Comune di Grazzanise.

Le investigazioni hanno permesso di accertare un diffuso sistema truffaldino architettato per “gonfiare” il peso dei rifiuti smaltiti e quindi con lo scopo di lucrare la differenza tra il valore reale e quello falsificato degli stessi. In effetti l’imprenditore Sorbo Luciano – che già negli anni 2013-2015, aveva posto in essere la specifica condotta criminosa ai danni dei Comuni di Vitulazio e Bellona dove la propria ditta Gesia spa era affidataria del servizio smaltimento rifiuti – ha replicato la medesima attività illecita ai danni del Comune di Santa Maria Capua Vetere, per gli anni che vanno dal 2013 al 2016 (sequestri tutti confermati nei successivi gradi di giudizio cautelari) ed attualmente per il Comune di Grazzanise.

II sistema illecito in questione veniva attuato modificando sistematicamente i dati inerenti i quantitativi del rifiuto assegnato dal Cer 2001008 (umido/organico) conferito da numerosi comuni della provincia di Caserta allo stabilimento della ditta Gesia di Pastorano. In particolare, mediante l’alterazione del sistema pesatura degli automezzi che pervenivano al predetto stabilimento, veniva attestato il conferimento di quantitativi di rifiuti di gran lunga superiori a quelli effettivamente trasportati, con evidente aggravio per le casse comunali. La Procura sottolinea, a dimostrazione della sistematicità ed organicità delle truffe perpetrate in questo settore, che il decreto odierno di sequestro si cumula a quelli già emessi il 24 luglio 2018, per un totale di 2 milioni e 179.651 euro, a carico di un’altra società del settore per le medesime truffe in danno dei comuni di Caserta, San Nicola la Strada e Maddaloni.

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