Violenze e minacce contro ex compagna: in carcere 40enne dell’Alto Casertano

di Redazione

Per circa tre anni ha perseguitato l’ex compagna, con violenze, vessazioni, minacce e insulti. Fino a che lei ha deciso di denunciarlo alla polizia. Così per un 40enne, N.V., originario dell’Alto Casertano, si sono aperte le porte del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Il provvedimento, emesso dal tribunale sammaritano, rappresenta la conclusione di un’indagine, condotta dalla Squadra mobile di Caserta, che ha permesso di documentare le numerosissime condotte, violente e minacciose poste in essere ai danni della donna nel periodo dal 2016 al 10 giugno di quest’anno. Come emerso dall’attività investigativa, in più circostanze, l’uomo ha minacciato ed ingiuriato l’ex compagna, anche tramite telefono, ed alla presenza dei figli minori, proferendo nei suoi confronti frasi del tipo “Sei una prostituta, non sei capace di fare nulla” oppure “Tu non mi rispondi al telefono, quindi vuol dire che hai altri uomini. Se stai con qualcuno io lo squarto”.

Ancora, nel periodo in cui la donna era in gravidanza, il 40enne non soltanto pretendeva rapporti sessuali, senza aver cura dello stato di salute e minorata difesa dell’allora compagna, ma la offendeva con frasi del tipo “Sei un trattore ingolfato, non servi a nulla né in casa né coi tuoi figli, mi devo trovare una 25enne”. Le vessazioni dell’uomo, in molteplici circostanze, hanno coinvolto direttamente anche una figlia minore della vittima, rendendola oggetto di frasi del tipo “Quella… di tua mamma non mi risponde mai al telefono, io a quella prima o poi la devo uccidere” o ancora “Porta il telefono a tua mamma, dille che sto arrivando e se non apre il cancello lo spacco con la macchina”.

Atteggiamenti protratti nel tempo, anche dopo che la donna aveva deciso di separarsi da lui, che hanno determinato un perdurante e grave stato di ansia e paura non solo nell’ex compagna ma anche nei suoi figli, tale da ingenerare in loro un fondato timore per la propria incolumità. Prima dell’arresto, il 40enne era stato raggiunto da un precedente divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex compagna. Divieto che aveva violato più volte, per questo è scattato l’aggravamento della misura cautelare.

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