Sequestrati beni per 1 milione a capo ultras del Milan

di Redazione

Sulla carta è un elettricista ma, secondo gli investigatori, avrebbe accumulato un “tesoro” con attività illecite. La Divisione anticrimine della Questura di Milano ha eseguito mercoledì mattina un sequestro di beni nei confronti di Luca Lucci, 37 anni, capo ultrà della Curva Sud del Milan, finito in passato nei guai per traffico di droga.

Diventato famoso dopo la foto con Matteo Salvini alla festa degli ultras rossoneri, Lucci era stato arrestato a maggio del 2018 per spaccio di stupefacenti e aveva poi patteggiato un anno e sei mesi di pena. “A seguito degli accertamenti patrimoniali – si legge in una nota ufficiale della Questura – è emerso che il 37enne “traeva le sue principali fonti di sostentamento dal traffico degli stupefacenti”.

“Di conseguenza – proseguono gli investigatori – è stato disposto il sequestro di un complesso immobiliare di recentissima costruzione di due piani con autorimessa, di un’autovettura modello Audi Q5, dei conti correnti e della gestione di un locale pubblico, luogo storico di ritrovo degli ultras del Milan”, il “clan 1899”, si trova a Sesto San Giovanni. I beni sequestrati a Lucci – che era anche stato coinvolto nell’aggressione a Virgilio Motta, il tifoso interista poi suicidatosi per aver perso un occhio – hanno un valore di circa un milione di euro.

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