Napoli, bomba carta e “stesa” a Miano: esplosi 50 colpi

di Redazione

Un’esplosione alle 4 del mattino e 50 colpi sparati in aria. Scene da guerra nel rione San Gaetano, dove ignoti a bordo di scooter hanno fatto esplodere un ordigno (verosimilmente una bomba carta) davanti all’ingresso di una palazzina di Via Teano, isolato 8. Danneggiati alcuni scalini, la facciata del palazzo e 6 auto parcheggiate. Gli autori del raid poi hanno esploso in aria circa 50 colpi di pistola nella vicina via Vittorio Veneto. Indagano i carabinieri di Secondigliano.

Tra le piste investigative per gli atti intimidatori nel quartiere Miano di Napoli, c’è quella che porta a un nuovo clan che sta cercando di conquistare lo spazio lasciato vuoto dalla cosca Lo Russo, i cui boss, i fratelli Salvatore, Mario e Carlo si sono pentiti. Un’eredità milionaria fatta di traffici di droga innanzitutto, ma anche di armi ed estorsioni. Ed è proprio nella ricerca di nuovi spazi che deve leggersi il movente che ha portato all’episodio di questa notte al quale probabilmente è da collegare quanto è avvenuto tre notti fa, quando è stato ferito alle gambe Luigi Torino, figlio dell’ex boss Salvatore, anche lui pentitosi.

La nuova organizzazione criminale è formata da un gruppo composto da giovani che sarebbe sospettato di avere avuto un ruolo anche nella bomba che a Scampia ha distrutto l’auto di un ex impiegato, ora disoccupato, e nella sparatoria contro l’abitazione di un 54enne in passato accostato ad ambienti del clan Licciardi della Masseria Cardone. Il segretario Pd Nicola Zingaretti commenta così la guerra di camorra su Facebook: “Pestaggio fascista a Roma, guerra di camorra a Napoli. C’è qualcuno al Viminale?”.

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