Gricignano, Settimana sull’Autismo: flash mob in piazza degli alunni della “Santagata”

di Redazione

Gricignano – In occasione della chiusura della Settimana per la Consapevolezza sull’Autismo, istituita a livello nazionale per sensibilizzare e far conoscere ai giovani questa sindrome che ha avuto un incremento esponenziale negli ultimi devenni, martedì mattina, 9 aprile, gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Santagata” di Gricignano, guidato dalla dirigente scolastica Loredana Russo, parteciperanno ad un’iniziativa volta all’accettazione e all’apprezzamento dell’altro in cui non mancherà il “Blu”, colore simbolo dell’autismo.

Gli allievi delle classi Seconda D e Seconda E, insieme a quelli di tutte le prime, vivranno un momento comunitario. Alle ore 9.30 partenza dalla scuola in direzione di piazza Municipio; alle 10 sistemazione dei ragazzi in piazza per un “flash mob” di circa un’ora; alle 11 momento di condivisione con lettura di brevi messaggi spontanei scritti dagli alunni e legati a dei palloncini biodegradabili di colore blu che poi, in un gesto corale, verranno lanciati in aria come simbolo di consapevolezza e lotta contro ogni tipo di barriera sociale e culturale; alle 11.30 ritorno a scuola.

Gli alunni delle classi che non parteciperanno all’evento in piazza approfondiranno comunque la tematica in classe con letture cartacee e, dove possibile, utilizzando le Tic (Tecnologie per informazione e comunicazione) disponibili.

Il flash mob consisterà nella “invasione” di 200 alunni in piazza che si siederanno in assoluto silenzio davanti ad un cartone blu piegato ad angolo. Metafora di isolamento che invita la cittadinanza a spunti di riflessione sull’argomento. Citando Benedetta Demartis, presidente dell’AngsaAssociazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, dall’istituto gricignanese fanno sapere che non si tratterà di una “festa”: “Purtroppo, non c’è ancora molto da festeggiare per le nostre provatissime famiglie, che lottano ogni giorno contro una cruda realtà, dovuta spesso alla lentezza burocratica per arrivare a dei risultati concreti. Tanti sono i ritardi e le mancanze sui servizi da attivare: dalla garanzia delle cure alle liste di attesa, ai centri dedicati. Ma ormai la macchina del cambiamento non potrà più essere fermata”.

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