Aversa, paziente dal Veneto alla Campania per intervento al naso: il dottor Capasso spazza via pregiudizi

di Livia Fattore

“About the nose”  (“Intorno al naso”). Questo l’integrante tema del primo congresso stabiese di Rinologia, che ha avuto quale sottotitolo: “Il naso”. Organo di senso, appendice estetica, prima frontiera dell’apparato respiratorio. Congresso che, fortemente voluto dal presidente e responsabile scientifico Giancarlo Capasso, noto otorino di Aversa, ha fatto registrare un grande interesse degli addetti ai lavori.

Accanto alla segreteria scientifica, composta da Antonio Cesaro, Domenico Di Maria, Arturo Lecce, Gaetano Murante e Giuseppe Sorrentino, la partecipazione di Fulvio Alifano, Alfonso Bencivenga, Bernardino Cassiano, Luigi Del Gaudio, Francesco Golia, Nicola Mansi, Nicola Mirra, Francesco Petrillo, Filippo Ricciardiello, Catello Romano, Maurizio Ruosi, Luigi Sodano, Salvatore Taglialatela, Ignazio Tasca, Giuseppe Tortoriello e Giuseppe Villari. L’evento ha ricevuto il patrocinio della Regione Campania, dell’Ordine dei Medici Chirurgi e Odontoiatri di Napoli e della Clinica Stabia di Castellammare.

A margine del convegno, il dottor Capasso ha ricordato un episodio avvenuto qualche giorno fa, rappresentativo dei pregiudizi che si hanno per la Sanità del Mezzogiorno d’Italia. Un paziente, G.P., di 21 anni, residente in Veneto, si era affidato alle cure, appunto, del medico aversano, direttore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Clinica Stabia di Castellammare di Stabia. Dopo un intervento chirurgico in terra partenopea, pochi giorni dal suo rientro a casa, fu convocato presso gli Uffici dell’Asl di appartenenza per dare spiegazioni sulle motivazioni di aver scelto una clinica campana a fronte di quelle venete.

“Avevo in mente da molto tempo di organizzare un congresso di alto livello. L’ulteriore spinta a mettere in pratica questa idea – ha dichiarato Capasso – mi è venuta dopo che un mio paziente veneto è stato quasi obbligato dall’Asl di appartenenza a giustificare il perché dal Veneto si fosse venuto ad operare in Campania. L’ho fatto per rivendicare con orgoglio l’appartenenza a un territorio e a una Regione molto spesso ingiustamente bistrattati. Una buona, anzi, una ottima sanità può essere fatta anche in Campania e non solo nelle regioni del nord. Non a caso, il reparto che dirigo vanta percentuali tra le più alte in Campania per numero di interventi endoscopici rinosinusali e del basicranio anteriore”.

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