Truffa sul “peso” dei rifiuti nel Casertano: sequestrato oltre mezzo milione alla Gesia

di Redazione

Nella mattinata di ieri, i carabinieri del Noe di Caserta, all’esito di prolungata e complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e riguardante più in generale l’intero ciclo dei rifiuti della provincia, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo pari a 546.263 euro nei confronti di Luciano Sorbo, 41 anni, di Casapulla, procuratore speciale di Gesia spa (capitale sociale pari a 2.179.000 euro), ditta specializzata nel settore dello smaltimento rifiuti, ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata ai danni del comune di Santa Maria Capua Vetere.

Trattasi del secondo provvedimento di sequestro emesso a carico della stessa società per le medesime contestazioni di truffa e falso, che segue quello già emesso il 18 giugno 2017, a danno dei comuni di Vitulazio e Bellona e che vedeva tra l’altro Sorbo attinto da misura cautelare personale degli arresti domiciliari. Le investigazioni hanno permesso di accertare un diffuso sistema truffaldino architettato per “gonfiare” il peso dei rifiuti smaltiti e quindi con lo scopo di lucrare la differenza tra il valore reale e quello falsificato degli stessi. In effetti, l’imprenditore Sorbo – che già negli anni 2013-2015, aveva posto in essere la specifica condotta criminosa ai danni dei Comuni di Vitulazio e Bellona dove la propria ditta Gesia spa era affidataria del servizio smaltimento rifiuti – ha replicato la stessa attività illecita ai danni del Comune di Santa Maria Capua Vetere per gli anni che vanno dal 2013 al 2016.

Il sistema illecito in questione veniva attuato modificando sistematicamente i dati inerenti i quantitativi del rifiuto assegnato dal Cer 2001008 (umido/organico) conferito da numerosi comuni della provincia di Caserta allo stabilimento della ditta Gesia di Pastorano. In particolare, mediante l’alterazione del sistema pesatura degli automezzi che pervenivano al predetto stabilimento, veniva attestato il conferimento di quantitativi di rifiuti di gran lunga superiori a quelli effettivamente trasportati, con evidente aggravio per le casse comunali.

Va sottolineato, a dimostrazione della sistematicità ed organicità delle truffe perpetrate in questo settore, che il presente decreto di sequestro si cumula a quelli già emessi il 24 luglio 2018, per un totale di 2.179.651 euro, a carico di altra società del settore per le stesse truffe a danno dei Comuni di Caserta, San Nicola la Strada e Maddaloni. Si tratta di un sequestro operato a danno della società Gesia, il cui stabilimento in località Torre Lupara del comune di Pastorano, il 24 settembre scorso, fu interessato da un vasto incendio dei rifiuti stoccati.

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