Aversa, affitti appartamenti comunali: diffide per 132 occupanti

di Nicola Rosselli

Aversa – Stanno partendo in questi giorni le diffide e messe in mora per quanti dei 132 occupanti degli appartamenti comunali di via San Lorenzo non sono in regola con il pagamento dei canoni di locazione. Subito dopo seguiranno le ordinanze di sgombero. A curare il tutto, su indirizzo del vicesindaco e assessore al Patrimonio, Michele Ronza, il dirigente del settore, Stefano Guarino.

Siamo di fronte ad una vicenda dai contorni allucinanti se si considera che ad occuparsene sono anche la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti con un sequestro di atti avvenuto nel novembre scorso, praticamente un anno fa. Per i 132 appartamenti di proprietà comunale di via San Lorenzo, quasi tutti gli occupanti non hanno mai pagato il canone di locazione con crediti vantati dal Comune di Aversa che ammontano, oramai, a poco meno di 4 milioni di euro che entrano ed escono dal bilancio del Comune di Aversa. Ma, forse, anzi senza forse, si tratta di una somma, almeno in buona parte, irrimediabilmente persa. Salvo qualche eccezione, uno o due casi che continuano correttamente a far pervenire il proprio pigione nelle casse comunali, infatti, gli occupanti le palazzine di proprietà comunale, poste al civico 72-76 di via San Lorenzo, che ospitano 132 nuclei familiari da 26 anni esatti, non si sono mai preoccupati di pagare il fitto. Bisogna, infatti, risalire all’ormai lontano 1987 quando dapprima 92 famiglie, e successivamente altre 40, furono ospitate in quegli appartamenti realizzati dall’amministrazione comunale.

Da allora sono passate nove amministrazioni, di ogni colore, ma da quelle case non sono giunte nelle casse comunali né lire né euro, salvo eccezioni più uniche che rare. Qualche tentativo fu fatto cinque, sei anni dopo, tentando di applicare l’equo canone, ma l’accatastamento di questi appartamenti come A/2, ossia edilizia residenziale, e non A/4, ossia edilizia economica e popolare, dava vita a fitti molto alti e, conseguenzialmente, non se ne fece nulla. Oggi quelle abitazioni, a oltre 30 anni dallo loro realizzazione, sono praticamente fatiscenti anche perché il comune, non avendo alcuna entrata, dopo alcuni interventi negli anni passati, negli ultimi tempi non ha speso un centesimo per la loro manutenzione.

Sull’argomento, il vicesindaco Ronza fa sapere: “Abbiamo organizzato l’Ufficio Patrimonio. Ci sono tanti problemi e non solo questo dei 132 appartamenti di via San Lorenzo. Il comandante della Polizia municipale, Stefano Guarino, dirigente del settore, ha già stilato un elenco degli interessati cercando di individuare i reali occupanti degli alloggi ed ora ci attiviamo per chiedere gli arretrati”. Arretrati che sarà difficile da ottenere, almeno totalmente, tenuto conto che vi sono termini di prescrizione quinquennale, per cui, se, come pare, non vi sono mai stati atti interruttivi da parte del Comune, al massimo potranno essere richiesti gli ultimi cinque anni. Inoltre, in alcuni casi potrebbero essersi concretizzati gli estremi dell’usucapione essendosi comportati, di fatto, i primitivi assegnatari come se fossero i proprietari tanto da giungere anche a subaffittare, in diversi casi, come sarebbe emerso dai controlli effettuati dai vigili urbani più volte in questi anni. Anni trascorsi tra verifiche e buoni proponimenti, che sono rimasti tali, delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute in questo trentennio senza prendere mai di petto la situazione.

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