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Aversa, un presidio fisso della Polizia Municipale nel Parco Pozzi: lo chiede “Noi Aversani”

Aversa – Il movimento civico “Noi Aversani” esprime piena solidarietà alla famiglia del bambino che ha subito violenze sessuali nella giornata di ieri nel Parco Pozzi da un immigrato di origini pakistane (leggi qui). “E’ una notizia agghiacciante – commentano dal movimento – che dà sfogo al dolore, ci lascia amareggiati, ma deve essere anche un momento di grande riflessione. Nel nostro territorio e nella nostra città non c’è sicurezza, non c’è controllo. Fenomeni di violenza a cadenza quotidiana, tra parcheggiatori abusivi, soggetti che vivono di espedienti poco legali, spacciatori di droghe e quanto altro siamo costretti a subire. Il fatto ancora più grave è che tutto ciò avviene nel cuore della città. Il terzo settore (associazioni e Caritas) fa già abbastanza cercando di presidiare il territorio e offrendo servizi assistenziali, socio-educativi e lavorativi”.
“Purtroppo – continuano da ‘Noi Aversani’ – dobbiamo prendere atto che l’amministrazione comunale ha una grande responsabilità in questo. Totale assenza nelle problematiche del territorio, totale assenza nella rete assistenziale del terzo settore, totale assenza di controllo. Il Parco Pozzi, fiore all’occhiello della nostra città, è abbandonato a se stesso, è luogo di angherie, siamo ritornati indietro di molti anni, dove il Parco era divenuto luogo di violenze e di paura. Se fosse stato espletato il bando in tempo, e non sempre in ritardo, per l’affidamento della bouvette del Parco Pozzi, compresa la sicurezza e la vigilanza dello stesso, oggi sicuramente ciò avrebbe rappresentato un deterrente”.
Il movimento chiede, “per la sicurezza e la serenità dei cittadini aversani, che in attesa di un sistema di vigilanza all’interno del parco, ci sia un presidio fisso della Polizia municipale, a tutela di tutte le famiglie, bambini, giovani, che ad ogni modo frequentano e vivono il nostro Parco cittadino dalle prime ore del mattino fino all’imbrunire”.
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