Roma, corruzione per case popolari: 6 arresti

di Redazione

Corruzione nell’assegnazione delle case popolari a Roma. Sei persone sono finite agli arresti domiciliari a Roma nell’ambito di un’indagine della polizia di Stato e della polizia locale, denominata “Anaconda” sulla corruzione nell’assegnazione di alloggi popolari e locali commerciali dell’Ater. Tra le accuse: corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. Tra gli arrestati un funzionario e un dipendente Ater e un dipendente del Comune di Roma. Per gli inquirenti avrebbero creato un canale parallelo per l’assegnazione di alloggi Ater. Impegnati nel blitz gli agenti del commissariato Fidene, unitamente al personale del III° Gruppo Nomentano della Polizia Locale Roma Capitale.

Sotto la lente degli inquirenti sono finiti una cinquantina di episodi che riguardano appartamenti dal Tufello a Montesacro. Sono infatti oltre 50 le persone, ora indagate, che si erano rivolte agli arrestati per “scavalcare” nelle graduatorie i legittimi assegnatari degli immobili Ater. I funzionari corrotti accedevano prima al registro telematico per conoscere la situazione di locali e alloggi, poi venivano contattati dai clienti in cerca di un posto da occupare.

Subito dopo servivano i documenti necessari per mettersi in regola anche sul piano ufficiale e legale: e così si doveva pagare altri 1.500 euro per avere nulla osta e documenti fino ad arrivare a 17mila euro per avere l’autorizzazione ad effettuare lavori in casa. E se gli “occupanti” non avevano soldi, i funzionari corrotti si facevano dare anche altre utilità come l’acquisto agevolato di un’auto, l’acquisto motori per le barche e il pagamento di lavori di ristrutturazione di abitazioni degli arrestati.

Tangenti da mille a 17mila euro per sapere l’indirizzo degli appartamenti da poter occupare abusivamente e ottenere poi i documenti per mettersi in regola. Era il tariffario del sistema di “ordinaria corruzione” nell’assegnazione delle case popolari e locali dell’Ater. L’attività di indagine, svolta a partire da maggio 2015, ha messo in luce l’esistenza di uno strutturato sistema corruttivo posto in essere da dipendenti dell’Ater di Roma e del Comune di Roma, unitamente ad altri soggetti, alcuni con pregiudizi penali , finalizzato alla creazione di un canale parallelo ed illegale per l’assegnazione di alloggi Erp di proprietà dell’Ater in violazione degli ordinari bandi di assegnazione e con la produzione di falsa documentazione volta a dare una parvenza di legittimità a quella che, di fatto, sono state vere e proprie occupazioni abusive.

Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Roma, l’autorità giudiziaria ha chiesto ed ottenuto dal gip, Alessandra Boffi, l ’emissione di 6 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. sono stati contestati, a vario titolo ed i concorso tra loro, i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico , falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, eccetera.

Le misure cautelari, sono state eseguite dagli agenti del commissariato Fidene e dal personale del III° Gruppo Nomentano, nei confronti di S.A. romano di 52 anni, funzionario Ater; L.C., romano di 41 anni, dipendente Ater ; G. E. romano di 39 anni, all’epoca dei fatti dipendente Ater, attualmente in Pensione;  M.G. , romano di 59 anni, dipendente del Comune di Roma; B.V. , romano di 58 anni; T. M., romana di 60 anni.

Le attività tecniche predisposte sulle utenze in uso agli indagati hanno evidenziato inequivocabilmente due figure, dipendenti pubblici dell’Ater d i Roma, dediti a compiere atti contrari al loro uffici o, i quali , previo compenso in danaro, producevano e protocollavano nulla osta falsi su carta intestata Ater al fine di consentire l’allaccio delle utenze domestiche e l’ottenimento della residenza presso gli alloggi Ater occupati illecitamente. Il compenso per gli atti contrari ai doveri d ‘ufficio avevano un “prezzo” diverso: 1500 /2000 euro per gli indirizzi degli alloggi da occupare e 1000 euro per i nulla osta falsi dell’Ater.

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