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Milano, 5 rapine in una settimana: arrestato l’incubo dei supermercati
Gli agenti del commissariato Quarto Oggiaro di Milano hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un 33enne magazziniere incensurato di origini campane, accusato di aver compiuto quattro rapine (più un’altra tentata in via Rembrandt) ai danni di altrettanti minimarket gestiti da commercianti originari del Bangladesh e dello Sri Lanka. Colpi compiuti in via Anguissola, via Lorenteggio e via Console Marcello dal 26 agosto e il 2 settembre scorsi, in pratica quasi una rapina al giorno. Il 33enne, residente a Quarto Oggiaro e con evidenti problemi con la cocaina, è sospettato di essere l’autore di altre rapine non denunciate sulle quali sono ora in corso accertamenti.
Al “seriale”, i poliziotti del commissariato sono arrivati anche grazie al contributo del software “KeyCrime” degli investigatori dell’ufficio statistiche e analisi criminale della questura meneghina. L’uomo agiva sempre con le stesse modalità: da solo, a volto scoperto, minacciando con un coltello i commercianti per farsi consegnare l’incasso (poche decine fino ad un massimo di 300 euro) e fuggendo poi a bordo di una Smart bianca.
Il bisogno di procurarsi il denaro per la droga, il fatto che puntasse il coltello vicinissimo al viso o alla gola delle sue vittime, che in più di un caso sono state malmenate per aver cercato di resistergli (due hanno riportato prognosi di 20 e 10 giorni), facevano del 33enne un soggetto molto pericoloso. A casa dell’indagato, ripreso dalle telecamere di sicurezza dei minimarket e riconosciuto dalle vittime, sono stati trovati i vestiti utilizzati per le rapine (le polo, i bermuda e le scarpe) e, parcheggiata sotto il suo palazzo, la Smart con all’interno il coltello usato per i colpi.
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