Aversa, Turco su dimissioni Caterino: “Un Assessorato fallimentare”

di Antonio Arduino

Con le dimissioni rassegnate dall’assessore Emilio Caterino, responsabile della Pubblica Istruzione, l’amministrazione De Cristofaro dimostra di non avere le idee chiare circa l’assegnazione delle deleghe. Perché, fatta eccezione per quelle affidate a Michele Ronza, di professione ingegnere di collaudata esperienza, la delega alla Pubblica istruzione ha registrato il terzo cambiamento di guida in due anni di amministrazione. Un cambio sul quale l’ex assessore al ramo ed ex vicesindaco, Federica Turco, prima in ordine di tempo ad occupare il delicato ed importante incarico, uscita dalla giunta, come disse a suo tempo, per ragioni non legate alle sue capacità, ritiene necessario fare il punto.

“Di Caterino diciamo che nessuno lo rimpiangerà”, esordisce la Turco. “Un vero e proprio fallimento: annunci e proclami sul trasferimento del Secondo Circolo presso l’istituto delle Ancelle in via Drengot, la rescissione del contratto con l’Istituto diocesano di Sostentamento del Clero, la nullità del nuovo contratto e la questione delle aule ricavate in due scuole, – continua Turco – Tutto questo ha realizzato ma tutto questo a danno delle famiglie che hanno vissuto una odissea per la questione dei doppi turni e continueranno a viverla”. “Nonostante il disservizio che ho ereditato sulla questione refezione, a cui – ricorda l’ex assessore – ho cercato di porre rimedio in ogni modo, fin dal primo momento con l’ausilio anche di tutti i dirigenti scolastici, mai si è vista una manifestazione in piazza guidata dai genitori per dimostrare dissenso nei confronto dell’amministrazione che chiaramente non ha programmazione”.

“La colpa è di un sindaco che è insensibile alle tematiche della scuola e la sua unica preoccupazione – afferma la Turco – è quella di cambiare velocemente gli assessori, a suo uso e consumo. Si rende conto De Cristofaro che la città è allo sbando?”. “Per le scuole, come assessore, ho messo in campo – ricorda – tutti gli interventi strutturali possibili, circa 200 mila euro investiti con procedure di gara trasparenti e soprattutto con un controllo sulla esecuzione delle opere e sulle spese. E’ impensabile che chi lavora bene ed in maniera coscienziosa e rispettosa verso i cittadini viene fatto fuori”. “Si pensi – continua Turco – all’architetto Gilda Emanuele che, con abnegazione e con coinvolgimento, ha cercato di portare la discussione su un tema di prima importanza per la città: il piano urbanistico comunale. I consiglieri dove sono? Chi ha il dovere di dare un indirizzo è totalmente assente”. “Fate un atto di coraggio nei confronti della città. – conclude Turco – Il programma che abbiamo presentato agli elettori due anni fa è stato completamente disatteso e la colpa sicuramente non è dei vari assessori che si sono succeduti, ma di un sindaco che non è in grado di dare quella svolta in cui tanto abbiamo creduto. Dimettetevi”.

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