Kenya, 5mila persone vivono in baraccopoli vicino discarica

di Antonio Arduino

Sono almeno 5mila gli abitanti nella baraccopoli di Mathare, presente nella città di Ngong, un centro di 150 mila abitanti posto alla periferia di Nairobi, i cui rifiuti vengono sversati e, poi “dimenticati” da circa 20 anni in una zona poco distante dalla cattedrale di San Giuseppe, collegata alla sede vescovile. Una discarica praticamente attaccata ad una scuola primaria pubblica e immediatamente adiacente alla baraccopoli. Una condizione che comporta grossi rischi per la salute sia dei bambini sia nel 5mila abitanti della baraccopoli che dell’intera città. Considerando che anche nella cittadina di Ngong non esistono fognature e manca l’acqua nelle abitazioni, tant’è che i residenti della baraccopoli depositano le loro feci all’aperto lasciandole persino nella discarica, è possibile comprendere il rischio igiene della zona.

Per risolvere il problema del deposito incontrollato dei rifiuti e trasferire altrove la discarica, che, attualmente, raggiunge una  altezza di 8-10 metri, è stato avviato uno studio di fattibilità che vede la partecipazione anche dell’Italia attraverso il Politecnico di Milano, coinvolto con tre dipartimenti. Naturalmente è presente anche un’università del Kenya e c’è la partecipazione dell’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di vivibilità e miglioramento degli insediamenti umani. C’è solo da osservare che, ad oggi, il progetto, partito da alcuni anni, è ancora nella fase di realizzazione dello studio di fattibilità, cosicché i rifiuti continuano ad ammassarsi nella discarica, moltiplicando le condizioni di pericolo.

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