Morto suicida lo chef Anthony Bourdain, fidanzato di Asia Argento

di Redazione

E’ morto suicida a 61 anni lo chef americano Anthony Bourdain. Lo ha riferito la Cnn, per cui Bourdain lavorava. Si trovava a Strasburgo, in Francia, per una nuova puntata della serie “Parts Unknown”, programma tv sulle cucine e i ristoranti del mondo. A trovarlo senza vita nella sua stanza d’albergo è stato il suo amico Eric Ripert, uno chef francese. La procura francesce ha affermato che si è impiccato. Era legato sentimentalmente ad Asia Argento.

“È con enorme tristezza che possiamo confermare la morte del nostro amico e collega, Anthony Bourdain”, ha detto il network in una dichiarazione venerdì mattina. “Il suo amore per l’avventura, gli amici, il buon cibo e le bevande e le straordinarie storie del mondo lo hanno reso un narratore unico. Il suo talento non ha mai smesso di stupirci e ci mancherà moltissimo”. La procura francese ha confermato che Bourdain è stato trovato morto in una camera d’albergo, dove si è impiccato. “Abbiamo appreso del decesso per impiccagione dello chef americano questa mattina all’hotel Chambard di Kaysersberg”, ha affermato Christian de Rocquigny du Fayel, aggiungendo: “A questo punto, non abbiamo motivo di sospettare reati”.

Nato a New York Bourdain si era diplomato al Culinary Institute of America e ha poi lavorato per alcuni tra i più famosi ristoranti statunitensi e collaborato con testate come il New York Times, Times, Observer e l’Independent. Dopo la separazione dalla ex moglie, si è legato sentimentalmente all’attrice Italiana Asia Argento, che aveva conosciuto proprio durante la lavorazione di una puntata della trasmissione “Parts Unknown”, alla fine del 2016. Lui l’aveva sostenuta pubblicamente quando lei ha denunciato gli abusi sessuali subiti dal produttore di Hollywood Harvey Weinstein in piena campagna #MeToo.

Attraverso i suoi programmi tv e i libri, ho esplorato la condizione umana e aiutato il pubblico ad intendere in modo diverso il cibo, i viaggi e a se stessi. Sosteneva le popolazioni emarginate ed era promotore di una campagna per rendere le condizioni di lavoro più sicure per il personale dei ristoranti. Lo Smithsonian, importante istituto di istruzione e ricerca, lo ha definito “la rockstar del mondo culinario” e “l’Elvis dei bad boy chef”. Nel 1999 ha scritto un articolo per il New Yorker, “Do not Eat Before Reading,” che è diventato un libro best-seller nel 2000, “Kitchen Confidential: Adventures in the Culinary Underbelly” facendolo diventare una celebrità internazionale.

Gordon Ramsay, celebrity chef britannico, ha reso omaggio ad Anthony Bourdain, dicendosi “sconvolto e rattristato” per la notizia della morte del collega americano. “Ha portato il mondo nelle nostre case e ha ispirato tantissime persone a esplorare culture e città attraverso il cibo”, scrive la star globale della gastronomia in tv.

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