Marcianise, era ricercato dal 2014 per una rapina ad Acerra: albanese arrestato dalla Polizia

di Redazione

A Marcianise gli agenti del locale commissariato di polizia hanno arrestato, nella mattinata di ieri, un albanese, Gazmir Reci, 46 anni, latitante dal 2014. Ad epilogo di una prolungata attività investigativa, poco prima delle 7, in viale Kennedy, i poliziotti rintracciavano e catturavano Gazmir, domiciliato a Marcianise, in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Nola, dovendo espiare la pena di due anni e cinque mesi di reclusione per concorso in tentata rapina aggravata.

Nei giorni scorsi, i poliziotti del commissariato apprendevano che Gazmir, irregolare sul territorio italiano, aveva presentato al Tribunale per i minorenni di Napoli la richiesta per una speciale autorizzazione a permanere nel territorio italiano in quanto convivente con figlio minore, così come previsto dal Testo unico per l’immigrazione; misura voluta dal legislatore a tutela dello sviluppo psico-fisico dei minori stranieri soggiornanti in Italia. In tale circostanza, Reci aveva fornito un recapito di Marcianise presso il quale, però, non veniva rintracciato, in quanto verosimilmente fittizio o di convenienza. Pertanto, venivano avviati quotidiani servizi di osservazione nei pressi dei luoghi, bar e locali di ritrovo, abitualmente frequentati da cittadini albanesi dimoranti nel comprensorio.

L’insistenza degli investigatori veniva premiata ieri, quando il latitante veniva individuato in un bar di Marcianise, verosimilmente in attesa di recarsi al lavoro. L’uomo, accortosi dell’arrivo dei poliziotti, ritenendo di non essere stato avvistato, accennava un tentativo di fuga, introducendosi furtivamente in un vicino fruttivendolo; inutilmente, poiché gli agenti avevano ormai chiuso ogni possibile via di fuga. Reci deve espiare una pena per tentata rapina aggravata, infatti, il 16 febbraio 2014, ad Acerra, nel Napoletano, insieme a tre complici, tutti stranieri, armati di bastoni, aggredì un’automobilista con il proposito di impossessarsi della sua vettura ma il provvidenziale intervento di una pattuglia dei carabinieri lo impedì ed i malintenzionati furono tutti arrestati in flagranza di reato. Successivamente, l’arresto fu convalidato dal gip di Nola che applicò nei confronti di Reci la misura cautelare dei domiciliari dalla quale evase poco dopo, circostanza che portò all’emissione della più grave misura della custodia cautelare in carcere, rimasta però ineseguita così come la successiva condanna, divenuta definitiva il 24 ottobre 2015, almeno fino all’arresto di ieri. L’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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