Castel Volturno, frode su olio lubrificante: sequestrato deposito

di Redazione

La compagnia della Guardia di Finanza di Mondragone, nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto delle frodi nel settore delle accise e delle imposte sui consumi, ha individuato a Castel Volturno un deposito industriale dove venivano stoccati ingenti volumi di oli minerali lubrificanti che venivano nello stesso luogo confezionati per la successiva immissione sul mercato al dettaglio, in totale evasione d‘imposte e senza le previste autorizzazioni fiscali dell’Agenzia delle Dogane e di quelle amministrative in materia di sicurezza antincendio.

L’attività industriale è risultata riconducibile ad una società con sede dichiarata in Milano, ma con base operativa a Castel Volturno, che provvedeva ad acquistare il prodotto direttamente da operatori comunitari del settore, facendolo però scaricare direttamente presso il deposito abusivo per la successiva immediata lavorazione ed immissione nel mercato “nero”.

Il prodotto trasportato in fusti ed in cisternette in plastica della capacita di 1.000 litri ciascuna, veniva infatti successivamente travasato, attraverso l’applicazione di appositi rubinetti direttamente ai contenitori, in singole confezioni da uno e due litri, sulle quali veniva applicata un’etichettatura con denominazioni generiche del prodotto. Una volta così confezionato, l’olio lubrificante veniva immesso sul mercato per la vendita ad un prezzo concorrenziale, non avendo la società assolto all’imposta di consumo, che per tale tipologia di prodotto va assolta all’atto del ricevimento della merce da parte del soggetto nazionale.

Nel corso del controllo, dall’esame della documentazione rinvenuta veniva altresì accertato che la società dall’inizio del 2018 aveva acquistato in totale evasione di imposta circa 230 tonnellate di prodotto, per un valore di mercato pari a circa 1.000.000 euro, con una conseguente evasione all’imposta di consumo ed Iva pari a circa 250.000 euro.  All’esito del controllo, venivano sottoposti al sequestro, oltre al capannone di 500 metri quadrati, circa 90mila litri di oli lubrificanti contenuti in cubi di polietilene con gabbie, oltre 50mila contenitori già confezionati di 1, 2, 5 e 20 litri, 243 rotoli di etichette adesive, due muletti ed attrezzatura varia per il confezionamento e la lavorazione del prodotto.

Il rappresentante legale della società, V.G., di Napoli, è stato denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per i reati di sottrazione al pagamento dell’imposta di consumo e per la mancata denuncia alle autorità della lavorazione di materiali esplodenti. Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di ricostruire la filiera di approvvigionamento e di distribuzione e vendita del prodotto.

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