Aversa, strade “groviera”: perché gli amministratori non si dimezzano lo stipendio per aggiustarle?

di Antonio Arduino

Aversa – Sicuramente non era un iscritto al Movimento 5 Stelle l’ex sindaco Giuseppe Sagliocco ma ha anticipato l’iniziativa dei parlamentari pentastellati perché, fin dal primo mese del suo mandato, ha devoluto non la metà ma l’intera indennità (ovvero lo stipendio) di primo cittadino alle parrocchie aversane per consentire l’effettuazione di attività come il campo estivo (Grest) dei ragazzi, in particolare di quelli afferenti alla parrocchie delle zone periferiche.

Perché ricordiamo questo dato di fatto, contestato all’epoca dall’opposizione che impose al sindaco di non destinare direttamente il suo stipendio alle parrocchie ma di prelevarlo per poi distribuirlo a chi voleva? Perché riteniamo che in una città in cui le strade sono diventate delle vere e proprie “gruviere”, senza alcuna eccezione, dal momento che ne troviamo finanche sulla cosiddetta “Variante” (viale Kennedy, viale della Libertà) e in strade cittadine  come (solo per ricordarne alcune, via Raffaello, via Ligabue, via Salvo D’Acquisto, via Guido Rossa) si potrebbe intervenire grazie ad una autotassazione dei consiglieri comunali e degli assessori, non destinando l’intero stipendio o indennità, come faceva il sindaco Sagliocco, ma  tagliandolo, così come hanno fatto i parlamentari onesti del M5S perchè i disonesti – per fortuna pochi – sono stati scoperti, guarda caso, solo qualche settimana prima delle elezioni politiche.

Se i consiglieri comunali e gli assessori intendono lavorare davvero nell’interesse della città e non per guadagnare uno stipendio, partecipando a commissioni e sedute di consiglio ed altro, per loro non dovrebbe essere difficile accettare l’idea di dimezzarsi lo stipendio. Considerando, poi, che tra gli amministratori, maggioranza ed opposizione, ci sono professionisti che vivono del loro lavoro, l’indennità ottenuta per le cariche e gli incarichi che occupano potrebbe tranquillamente essere destinata almeno, ripeto, per la metà ad un fondo da utilizzare per sistemare le strade cittadine. Naturalmente valutando delle priorità, così che al primo posto ci potrebbero essere quelle arterie che portano alle scuole comunali e quelle ad alto volume di traffico.

Inoltre, per impedire il peggiorare delle condizioni delle strade e preservare l’integrità di quelle man mano riparate si dovrebbe far osservare la delibera 157 del 2009 che, dichiarando l’intero territorio di Aversa zona di rilevanza urbanistica (Zpru), imponeva il limite di velocità di 30 km/h, vietava l’accesso alla città a tutti gli autocarri con peso a pieno carico superiore ai 35 quintali, che corrisponde ad un Fiat Ducato, per fare un esempio, e mettere in atto tutte le contromisure per far diminuire l’afflusso di auto dei non residenti. Una delibera da “libro dei sogni” che purtroppo è rimasta tale, contribuendo a rendere le strade impraticabili.

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