Teverola, un pastificio artigianale nel bene confiscato: ecco il progetto “Italy”

di Redazione

“I.T.A.L.Y.”. E’ questo il nome del progetto presentato dall’amministrazione comunale di Teverola (con delibera di giunta numero 5 del 29 gennaio scorso), nell’ambito dell’avviso pubblico dei Fondi Por Campania per l’individuazione di interventi finalizzati all’ utilizzo sociale dei beni confiscati e su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Enza Barbato. Impresa “young” per la tradizione agro-alimentare e la legalità è l’idea sviluppata per destinare alla nascita di un modello di economia sociale il bene confiscato alla camorra di via II traversa via Dietro Corte.

Un pastificio artigianale in cui saranno utilizzati prodotti provenienti dalla lavorazione dei grani antichi, un centro di formazione ed informazione sui temi dell’agricoltura e della sostenibilità ambientale, un luogo per le associazioni del territorio comunale. Punta a questo il progetto di riutilizzo che può contare su una partnership di soggetti già distintisi nelle buone pratiche di uso sociale dei beni confiscati e comuni e che sono in prima linea per valorizzare le eccellenze agro-alimentari, dal consorzio Nco a Slow Food Campania, dalla cooperativa Terra Felix – circolo Geofilos Legambiente che coltiva i grani antichi al Casale del Teverolaccio fino al Comitato Don Diana.

Previsto un collegamento con il progetto che sta attuando per la valorizzazione dei grani antichi il partenariato costituito da Unisannio, Slow Food Campania, Unina Dia, Cnr – Isa Avellino, Crea-Ci Foggia, Società Cooperativa Agricola Arca 2010, numerose aziende agricole della provincia di Avellino e Benevento.

“L’ obiettivo – afferma il sindaco Dario Di Matteo – è puntare su innovazione sociale ed impresa etica promuovendo, in una terra a lungo violentata dalla criminalità organizzata, un modello d’eccellenza che sappia coniugare educazione alla legalità e inserimento nel mondo lavorativo, a vantaggio dei soggetti svantaggiati. I beni confiscati, per l’alto valore simbolico che possiedono, devono essere restituiti alla comunità e trasformati in volano di sviluppo. L’auspicio è che il progetto Italy, frutto del grande lavoro svolto dagli uffici comunali, venga approvato per poter essere così realizzato”.

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