Pasto a scuola, 35 bambini intossicati: indagano i carabinieri

di Redazione

Trentacinque scolari dell’istituto comprensivo “Pitrè Manzoni” di Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani, sono rimasti intossicati dopo aver consumato pasti in mensa. Il Nas dei carabinieri ha già provveduto a prelevare del cibo per eseguire gli esami tossicologici. Alcuni intossicati si registrano anche tra i militari della caserma dell’Esercito “Giannettino” di Trapani. L’Azienda sanitaria provinciale ha avviato delle verifiche.

I primi casi di intossicazione alimentare risalgono a martedì scorso, quando almeno quattro militari della caserma si sono presentati al pronto soccorso del “Sant’Antonio Abate” con nausea e vomito. Dopo la segnalazione di alcuni casi di sospetta tossinfezione il Dipartimento Prevenzione dell’Asp di Trapani ha inviato la segnalazione ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni che hanno proceduto ad effettuare dei campionamenti su alimenti prodotti dalla ditta che fornisce i pasti alla caserma.

Uno dei trentacinque scolari intossicati si trova ricoverato in ospedale: c’è un’altra bambina ricoverata ma non è ancora chiaro se si tratti di intossicazione o di virus influenzale. Gli altri – tutti accusavano nausea e vomito – sono stati dimessi dopo le prime cure al pronto soccorso. Tra gli intossicati anche due insegnanti.

“Mia figlia vomita da ieri”, dice la mamma di una scolara tredicenne ricoverata nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Trapani. “Ancora i medici non mi hanno saputo dire se si tratta di un virus intestinale o di una tossinfezione alimentare. A Buseto tutte le classi della materna e della media sono state decimate. C’è un paese in subbuglio. Ho il sospetto che non vogliono creare allarmismo, ragion per cui ci lasciano in sospeso sulla diagnosi, attribuendo la responsabilità al virus intestinale”. Nella stanza, assieme alla ragazzina di Buseto, con gli stessi sintomi, ci sono ricoverati due bambini che frequentano scuole a Trapani. “Se a causare il malessere a mia figlia è stata una tossinfezione – dice la mamma della ragazza busetana – presenteremo una denuncia”.

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