Traffico di droga fra Trani e Palo del Colle: 10 arresti

di Redazione

L’area di Trani come zona di transito tra il Foggiano e il Barese per il traffico di stupefacenti. E’ quanto emerge, ancora una volta, dall’operazione antidroga condotta, nelle ultime ore, dai carabinieri tra Trani e Palo del colle. Quattro persone sono finite in carcere, sei ai domiciliari e 10 con obbligo di dimora, mentre una ventunesima persona è ancora ricercata. Le indagini – che si sono avvalse di intercettazioni – sono state condotte dai carabinieri di Trani e della compagnia provinciale di Bari tra febbraio e maggio 2016. Nascono però dagli elementi investigativi più recenti relativi all’omicidio di Aldomiro Gomes, il brasiliano ucciso nelle campagne di Trani nel marzo 2007 (il gip di Trani aveva emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere, poi annullate dal Riesame).

L’operazione che ha consentito di sgominare la banda – che aveva tra le figure di primo piano quattro persone operanti su Palo del Colle (Francesco Pace,Giacomo Geronimo e i fratelli Claudio e Roberto Bufano, tutti finiti in carcere) – dimostra come la provincia di Barletta Andria Trani funga da snodo per il traffico di stupefacenti. “La giurisdizione di Trani appare compressa tra la criminalità foggiana a Nord e quella barese a Sud”, ha spiegato il procuratore di Trani, Antonino Di Maio, durante una conferenza stampa questa mattina a palazzo di giustizia.

“Quindi un territorio ad equilibrio precario che serve, sicuramente, alle associazioni criminali – ha aggiunto il procuratore di Trani – come momento di transito di quantitativi importanti di stupefacenti e armi che solo in piccola parte vengono commercializzati nella Bat, ma nella maggior parte vengono trasferiti altrove e commercializzati in altri territori, limitrofi e non”.

Il gruppo criminale sgominato era in grado di commercializzare ogni tipo di droga, anche se in massima parte si trattava di eroina. Da qui il nome dell’operazione “Angel”, che nelle conversazioni telefoniche veniva chiamata Angela. Un ruolo importante era quello delle donne, finite agli arresti domiciliari o sottoposte ad obbligo di dimora.

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