Messaggi “hot” su WhatsApp alle studentesse, indagato professore di un liceo

di Redazione

La prima a denunciare il professore di storia e filosofia è una studentessa di 17 anni. Succede a Roma, in una delle scuole più prestigiose, il Liceo Classico Tasso. Lui, professore di 50 anni, le inviava proposte erotiche sul telefonino, attraverso WhatsApp. Messaggi espliciti, insistenti, finiti sul tavolo dei magistrati. Il docente ora è indagato per molestie.

A quei banchi di scuola siedono altre due ragazze finite al centro delle sue attenzioni morbose. Anche i loro cellulari sono pieni di frasi inequivocabili: vere e proprie avance inviate tramite messaggi. Tutte, dopo aver superato l’imbarazzo, decidono di parlare con i genitori e lo denunciano per i ricatti che faceva loro: “O ti adegui o peggio per te”.

Il professore, incastrato dalle chat, verrà presto interrogato dal pubblico ministero che per ora non ipotizza il reato di violenza sessuale. Il preside della scuola si è detto all’oscuro di ciò che è accaduto e ha sospeso l’insegnante in attesa di capire, a indagini concluse, se reintegralo, confermare la sospensione o licenziarlo.

Intanto, gli investigatori, in queste ore, stanno valutando ogni dettaglio. Rimangono da chiarire diversi aspetti. Ad esempio in che modo il professore abbia ottenuto i numeri dei cellulari delle studentesse che ha molestato ripetutamente.

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