Napoli, “Lui il figlio”: la vita del Cristo in scena per “Quartieri di Vita”

di Redazione

Ispirato a Gesù figlio dell’uomo di Khalil Gibran, “Lui il figlio” racconta la storia di Cristo dal momento della crocifissione in poi. Una serie di testimoni, come a deporre ad un pubblico-tribunale, raccontano in che modo Cristo ha influito nella loro vita, a volte esaltandolo altre volte rinnegandolo. È una riscrittura contemporanea che immagina che la morte di “lui” sia avvenuta pochi giorni prima delle testimonianze, cercando di rendere ancor più universale la passione, la condanna e la morte di un Uomo.

Lo spettacolo, interpretati dagli allievi della bottega teatrale “Nuovo Teatro Sanità”, è andato in scena al Museo Diocesano di Napoli nell’ambito del festival “Quartieri di Vita”. Un progetto di Mario Gelardi. Scritto da Sara Bilotti, Tino Caspanello, Mario Gelardi, Antonio Menna, Elena Merarini, Antonella Ossorio, Eduardo Savarese, Davide Morganti. Con gli allievi della Bottega teatrale del nuovo teatro Sanità. E la partecipazione di Gennaro Maresca, Irene Grasso, Ciro Pellegrino. Regia Ciro Pellegrino, Mario Gelardi, Gennaro Maresca.

“Otto autori contemporanei – afferma Mario Gelardi – alcuni provenienti dal teatro altri dalla letteratura, hanno scelto uno o più personaggi che, oltre alla loro storia, raccontassero una parte della passione di Cristo. Una scrittura viva e contemporanea che usa varie sfumature del dialetto per raccontare il sangue, la morte, la maternità, ma anche la viltà di chi rinnega e spergiura. Cosa farebbe Giuda se il suo tradimento avvenisse ai giorni nostri? Si ucciderebbe davvero? E Maria, la madre adolescente di ‘Lui’, non può rivivere nei volti e nelle storie di tante ragazze del Rione Sanità di Napoli? Io credo di sì ed è da questo che sono partito, da laico, per raccontare soprattutto la morte violenta di un essere umano e di quella piccola folla che gli si riunisce attorno, specchio del nostro tempo”.

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