Aversa, rifiuti e roghi: M5S chiede al Comune di “stare col fiato sul collo” alle ditte

di Redazione

Al Comune di Aversa si è riunita, ieri pomeriggio, la commissione speciale di indagine e di studio “Terra dei Fuochi”. All’ordine del giorno la legge numero 68/2015 sugli “Ecoreati” e il controllo e la tutela del territorio. Auditi, alla presenza della consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Mazzoni, il generale dei carabinieri forestali Sergio Costa, il deputato pentastellato Salvatore Micillo, il dottor Giacomo Campanile e l’assessore all’Ambiente del Comune di Aversa, Maria Carmen De Angelis.

“La legge 68 è stata una conquista, erano 25 anni che aspettavamo questa legge. – ha dichiarato il generale Costa – E questi 25 anni hanno portato alla terra dei fuochi. Gli atti giudiziari ci dicono che l’assalto al territorio inizia nel 1974 poi il vero boom cioè il momento in cui è finita nelle mani dei clan è negli anni ‘80. Nelle audizioni parlamentari di quegli anni noi dicevamo che gli facciamo al camorrista che sotterra i rifiuti? La legge 68 è una pietra miliare nella tutela ambientale. I clan temono una risposta giudiziaria molto più vigorosa. Nonostante questo la repressione non è la panacea di tutti i mali ma è un argine. Per quanto riguarda in particolare la terra dei fuochi con lo strumento penale non si risolvono problemi di gestione amministrativa. Si deve evitare ciò che è accaduto in Campania: le cause che hanno portato alla terra dei fuochi sono rintracciabili in campo politico e amministrativo. Nel mondo dei rifiuti vige un principio: io getto tutto ciò che non posso trasformare in opportunità”.

“Quindi la terra dei fuochi, nella sua tragicità, è una storia banale. – ha chiarito Costa – In un distretto produttivo, come quello aversano, se ho una produzione sempre in chiaro, i rifiuti saranno opportunità economiche perché posso rimetterli nel ciclo produttivo, chiudendo il sistema di tutela ambientale. Ma se io produco in toto o in parte in nero è chiaro che i rifiuti non possono essere gestiti alla luce del sole e quindi non possono essere smaltiti legalmente, perché frutto di una produzione illecita”.

Il dottor Campanile ha evidenziato che non si riesce ancora a stabilire un rapporto cronologico tra inquinamento ambientale e tumori ma qualcosa, negli ultimi anni, è sicuramente cambiato. “Nella mappatura dei siti soggetti a sversamenti dei rifiuti – ha detto Campanile – bisognerebbe individuare soprattutto la presenza dell’amianto responsabile del mesotelioma pleurico che viene risarcito dall’Inail fino a trenta anni dall’esposizione. Ovviamente si deve essere in possesso di una certificazione che provi che si è lavorato con l’amianto. Perciò una mappatura dei siti dove si è lavorato e gettato l’amianto è importante. La lotta all’illegalità deve essere una priorità: al mercato ortofrutticolo, per esempio, il 90% della frutta è di incerta provenienza, cosi come quasi tutta legna arsa nelle pizzerie. E pur vero che oggi i malavitosi stanno più attenti a sversare, ma questi hanno un cervello fino e oggi sono pronti per le bonifiche”.

Il deputato Micillo (firmatario della legge 68/2015) ha evidenziato l’importanza della programmazione: “Si può parlare con calma delle cose da fare prima che arrivi l’estate durante la quale si bruceranno i cumuli che adesso si stanno accatastando. E’ questo il momento di programmare, non ci possiamo permettere un’altra estate di fuoco. Non possiamo più permetterci altre emergenze. Che si parli di compostaggio al comune di Aversa mi fa ben sperare. I cumuli di rifiuti che vediamo per strada sono il risultato di una mancata educazione ambientale ma è anche il risultato di un mancato controllo sulle ditte che gestiscono i rifiuti, nei capitolati di appalti sono previste delle sanzioni per chi non rispetta le regole. Approfitto della presenza dell’assessore all’ambiente per invitarla a stare col fiato sul collo alle ditte che gestiscono i rifiuti. Mi auguro che questa commissione sia la voce dei cittadini ma anche di quella borghesia illuminata che è rimasta troppo tempo a guardare”.

La consigliera Maria Grazia Mazzoni ha chiesto chiarimenti sul trasferimento del dottor Michele Campanaro, commissario antiroghi, e quindi della necessità ricominciare daccapo tutto il lavoro svolto in questi mesi. Il generale Costa ha risposto ricordando che dietro al commissario antiroghi è presente una struttura organizzativa che continuerà come prima il suo lavoro.

Ha concluso i lavori della commissione l’assessore De Angelis che ha ribadito l’importanza di una cambiamento culturale in campo ambientale, che va in un’unica direzione: imparare a produrre meno rifiuti con una spesa consapevole. “Consumo e produzione sostenibile. – ha detto De Angelis – Stiamo lavorando a vari progetti per ridurre gli sprechi. Per quanto riguarda le sanzioni per le ditte che rispettano le regole, noi le applichiamo. Dopo l’ordinanza che vieta l’uso delle buste nere abbiamo multato la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti nella nostra città perché avevano messo le buste nere nei cestini. Quindi noi non facciamo chi figli e chi figliastri”.

Mazzoni, tra l’altro, ci tiene a ricordare che i componenti di questa commissione non percepiscono gettoni di presenza.

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