I cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme ad Assisi nel ricordo di Shimon Peres

di Redazione

Caserta-Napoli – Una rappresentanza dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme della Sezione Napoli – Terra di Lavoro Campania, guidati dal loro preside, l’avvocato Raffaele Crisileo, presenzierà ad Assisi, giovedì 19 ottobre, allo straordinario evento della firma dell’accordo di collaborazione tra la Fondazione Giovanni Paolo II per il dialogo, la cooperazione e lo sviluppo stanziale in Betlemme, rappresentata dal suo presidente monsignor Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole, e dal suo vicepresidente, Padre Ibrahim Faltas della Custodia di Terra Santa in Gerusalemme (di recente cittadino onorario della Città di Ruviano) e il Centro Peres per la Pace e la Innovazione rappresentata da Tzvia Walden Peres, figlia del grande statista israeliano, premio Nobel per la Pace e cittadino onorario di Assisi, ad un anno dalla sua scomparsa.

La città serafica di San Francesco commemorerà, in un convegno dalla portata internazionale, al Palazzo Comunale di Assisi, alla presenza del sindaco della Città della Pace, Stefania Proietti, la vita e l’opera del compianto presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres con l’annuncio della intitolazione in suo onore e a sua memoria di un luogo altamente simbolico.

Al tavolo dei relatori insieme al vescovo di Fiesole e a Padre Ibrahim che sponsorizzano con la loro Fondazione la diffusione dell’ambizioso progetto di pace illustre personalità istituzionali come il vice ambasciatore dello Stato d’Israele in Italia, Ofra Farhi, l’ambasciatore d’Italia in Israele, Francesco Maria Talò, il dottor Stefano Cimicchi, coordinatore dell’accordo di collaborazione ed ex sindaco di Orvieto, e rappresentanti del Centro Peres.

La Fondazione San Giovanni Paolo II è oramai una realtà di pace e di aiuto in Palestina e sta portando avanti concretamente importanti progetti come la Scuola di lingua italiana a Betlemme, il Centro Polifunzionale di Beit Hanina di Gerusalemme e tante altre iniziative di solidarietà a favore degli ultimi che vivono in quelle terre.

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