Aversa, Ronza: “Importanti argomenti approvati in Consiglio, opposizione cerca solo la rissa”

di Antonio Arduino

Aversa – Di fronte ai tanti attacchi rivolti all’amministrazione di cui fa parte, di fronte al tentativo della minoranza di attribuirsi i meriti di quanto realizzato nell’ultimo consiglio comunale, Michele Ronza, vicesindaco ed assessore della giunta De Cristofaro, non ce la fa più a restare in silenzio e, mettendo da parte la sua abitudine a lavorare senza suonare le trombe, in una lunga lettera trasmessa alla stampa fa il bilancio di quanto accaduto in Assise ma soprattutto di quanto realizzato dall’amministrazione.

“In Consiglio Comunale, nonostante le polemiche e alcuni show di bieco gusto, la maggioranza – scrive Ronza – ha portato a casa importanti risultati. In primis, è stata approvata la richiesta di proroga al demanio per il terreno dove dovrà sorgere la pista di atletica, il parere definitivo del Coni è previsto in settimana prossima. Sono stati approvati importanti regolamenti relativi alla Bike Sharing, al compostaggio domestico, all’istituzione dell’ufficio del Garante dei diritti della persona diversamente abile, all’uso delle Palestre Scolastiche. Approvate, inoltre, variazioni di bilancio per consentire alcuni lavori urgenti al cimitero, come la sostituzione lapidi, e la realizzazione di eventi come Cimarosa torna a Casa, finanziato con 40mila euro della Regione Campania, Fondi di rotazione per la progettazione di alcune opere, in particolare ‘Aversa Digitale’, ‘La Verde Aversa’, l’ampliamento del centro comunale di raccolta dei rifiuti, finanziato dalla Regione Campania per 87.176.73euro, l’accordo di programma tra Comune e Agenzia Regionale per le Universiadi 2019 e la costituzione di una centrale di committenza per alcuni lavori agli impianti sportivi (Palazzetto e Campo sportivo finanziamento Aru circa 2.300.000 euro). E’ stato ufficializzato l’impegno ad adottare un piano per eliminare le barriere architettoniche, la costituzione di consulte di settore. Sono stati approvati, finalmente e dopo anni, debiti fuori bilancio fatti dalle precedenti Amministrazioni. Questa amministrazione ha avuto il coraggio di farlo”.

“Tutto è stato votato dalla maggioranza mentre la minoranza – sottolinea Ronza – spesso non ha votato o addirittura, in qualche caso, ha votato in modo negativo. Basta leggere i provvedimenti per capire chi vuole il bene della città. Sono tutti provvedimenti a favore della città e dei cittadini”. “Tutto questo – ricorda il vicesindaco – è avvenuto dalle ore 9.30, la minoranza non era in aula, tranne Mazzoni e Santulli. Alle ore 15 senza sosta”.  “Cosa aspettava invece la minoranza?, domanda Ronza, dando anche la risposta: “Discutere il punto 10 e 14 ancora sulla costituzione di parte civile”.  “A proposito della costituzione parte civile – prosegue il vicesindaco – l’amministrazione De Cristofaro si è insediata da poco più di un anno. Ho avuto l’onere e l’onore di avere la carica di assessore e successivamente quella di vicesindaco. Prima di intraprendere l’attività in Comune ho cercato di comprendere come funzionasse la macchina comunale, cosa non semplice, al fine di espletare al meglio l’incarico ricevuto. Ho letto il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, lo statuto, alcuni articoli importanti del Tuel, i regolamenti e tanto altro”.

Tornando sulla questione della costituzione di parte civile, Ronza scrive: “Sulla questione non sono mai voluto intervenire perché mi sembrava fosse un fatto risolto con l’atto di Giunta numero 253 del 15 giugno 2017 per la non costituzione.  In merito si è sollevato un polverone ed una polemica infinita senza alcuna ragione. I consiglieri di minoranza hanno più volte richiesto la discussione dell’argomento in Consiglio cercando di cambiare anche la forma ma non la sostanza. A parte l’atto di per se antidemocratico, si insiste ancora su un argomento sul quale la Giunta, unica deputata a farlo, si è espressa. Anche il Consiglio lo ha fatto, ritenendosi non competente. Eppure, la norma è chiara e non lascia adito a dubbi:. L’articolo 43 del Tuel, al comma 1, recita: ‘I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Ciò posto, si osserva che l’articolo 5 del regolamento consiliare ai commi 5 e 6 ribadisce il contenuto dell’articolo 39, comma 2, e dell’articolo 43, comma 1, del decreto legislativo 267/2000 il quale stabilisce che il presidente del Consiglio comunale è tenuto a riunire il Consiglio in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste'”.

“La giurisprudenza prevalente in materia ha da tempo affermato – continua Ronza – che, in caso di richiesta di convocazione del Consiglio da parte di un quinto dei consiglieri, al presidente del Consiglio comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso consiglio nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare, salvo che non si tratti di oggetto che, in quanto illecito, impossibile o per legge manifestamente estraneo alle competenze dell’assemblea, in nessun caso potrebbe essere posto all’ordine del giorno”.

“Alla luce del richiamato orientamento giurisprudenziale – prosegue Ronza – emerge che le uniche ipotesi per le quali l’organo che presiede il Consiglio comunale può omettere la convocazione dell’assemblea sono la carenza del prescritto numero di consiglieri oppure la verificata illiceità, impossibilità o manifesta estraneità dell’oggetto alle competenze del Consiglio. Nella specie, la legge assegna esclusivamente alla giunta la competenza della costituzione di parte civile in quanto l’assemblea non ha competenza in materia e assolutamente non può discuterne; sarebbe un atto illegittimo”.

“Per fare un esempio – chiarisce il vicesindaco – è come se il Consiglio volesse decidere o dare indirizzo sull’affidamento di una gara o di un incarico professionale; non lo può fare, non ha competenza in merito. Insistere è solo demagogico e pleonastico. Non ha né competenza giuridica né tecnica. È di una semplicità estrema”. “Ritengo – conclude Ronza – che il presidente Bisceglia, per troppo perbenismo e sollecitato dai mass media, con un atto di super tolleranza, ha posto all’ordine del giorno la richiesta di alcuni consiglieri di minoranza che invece non andava certamente presa in esame. Speriamo che la minoranza faccia ciò che dovrebbe fare nell’interesse della città come lo stiamo facendo noi”.

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