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Camorra e rifiuti, 5 arresti: coinvolto l’imprenditore Sergio Orsi

Tra le province di Caserta e Catanzaro, i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno sottoposto cinque persone agli arresti domiciliari con le accuse, formulate dal gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, di estorsione in concorso, trasferimento e intestazione fittizia di beni e valori in concorso, aggravati dal metodo mafioso.
Tra gli arrestati Sergio Orsi, di Casal di Principe, già coinvolto in altre vicende giudiziarie, imprenditore nel settore rifiuti e fratello del defunto Michele Orsi, ucciso in un agguato nel 2008 dal gruppo di fuoco dei casalesi guidato da Giuseppe Setola. Arrestato anche il figlio Adolfo Orsi, insieme a Enzo Papa, ex poliziotto di Grazzanise, Francesco Salzano, esponente dei casalesi a Santa Maria la Fossa e Ugo Di Puorto. Le indagini si sono avvalse delle rivelazioni del collaboratore di giustizia Benito Natale.
L’indagine ha consentito, tra l’altro, di accertare come il titolare ed il legale rappresentante di una società del settore della gestione dei rifiuti della provincia di Caserta, già condannati per associazione di tipo mafioso, ne abbiano, negli anni 2010 e 2011, fittiziamente ceduto una parte ad una seconda società intestata a prestanome, al solo fine di evitare la sottoposizione a misura patrimoniale.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari i militari dell’Arma stanno dando esecuzione a otto decreti di perquisizione, nonché procedendo al sequestro preventivo d’urgenza di una delle società riconducibili agli indagati.
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