Omicidi a Frignano e San Marcellino, catturato a Lusciano il latitante Virgilio

di Redazione

Lusciano – Era irreperibile dal settembre 2016 dopo essere sfuggito all’arresto con l’accusa di essere il responsabile degli omicidi di Gennaro Di Chiara e Antonio Bamundo, avvenuti nel 2000 a Frignano e San Marcellino.

Fino a quando, all’alba di venerdì, Claudio Giuseppe Virgilio, 40 anni, ritenuto esponente della fazione Iovine del clan dei casalesi, è stato catturato a Lusciano, in via De Amicis, dai carabinieri del reparto operativo di Caserta, diretti dal tenente colonnello Nicola Mirante. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal tribunale di Napoli, su proposta della Direzione distrettuale antimafia.

Le indagini, basate anche sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di individuare in Nunzio Clarelli, 39 anni, già detenuto per altre vicende, e in Virgilio gli esecutori materiali dei due omicidi. Virgilio, in particolare, avrebbe fatto parte del gruppo di fuoco. Gli omicidi, secondo quanto accertato dagli investigatori, furono decisi, rispettivamente, da Michele Zagaria e Antonio Iovine, e affidati a Bruno Lanza, 48 anni, il quale ne curò l’organizzazione e l’esecuzione.

Lo stesso Lanza, insieme a Clarelli e Virgilio, su disposizione di Iovine, eseguì l’omicidio di Di Chiara, il 20 febbraio 200 a Frignano, vicino a un bar in via della Libertà. La vittima, appartenente ad un’altra fazione dei casalesi, fu punita per aver rivolto esplicite minacce di morte a Lanza a seguito di un litigio determinato da ragioni di controllo delle estorsioni nella cittadina.

Sempre Lanza, insieme a Virgilio, su disposizione di Michele Zagaria ed Enrico Martinelli (entrambi già destinatari di un’ordinanza cautelare nel giugno dello scorso anno proprio in relazione a tali fatti), si rese responsabile, nel maggio di quello stesso anno, dell’omicidio di Antonio Bamundo, eseguito in un distributore di carburanti a San Marcellino. Bamundo, appartenente alla fazione capeggiata da Vincenzo Zagaria, fu punto perché fornì alle forze di polizia indicazioni utili alla cattura di Michele Zagaria, all’epoca latitante, arrestato poi undici anni dopo a Casapesenna.

IN ALTO LE IMMAGINI DELL’ARRESTO DI VIRGILIO, QUI IL NASCONDIGLIO: https://youtu.be/HPdy2JrZeGg

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