Morì dopo angioplastica, ottiene maxi risarcimento da 830mila euro

di Redazione

Una nota clinica di Napoli è stata condannata in sede civile ad un risarcimento di circa 830 mila euro in favore degli eredi di una donna morta nel 2006 dopo un intervento di angioplastica eseguito nella struttura, nonostante la sentenza penale di assoluzione nei confronti dei medici responsabili dell’ intervento.

La sentenza del giudice del Tribunale di Napoli Marcello Amura ha accolto le tesi dei consulenti dell’ associazione “Giusta Causa”, del medico legale fiorentino Francesco Nobili, alla quale si erano rivolti il marito e le due figlie di Filomena Cotena, morta il 6 dicembre 2006.

Il 1 dicembre la donna fu sottoposta ad angioplastica e fu dimessa il giorno dopo nonostante la diagnosi di “malattia coronarica multivasale”.

La sentenza (895/2017) del Tribunale di Napoli ha giudicato “incongruo” l’ intervento di angioplastica, ritenendo più appropriato un intervento di rivascolarizzazione miocardica mediante un by-pass, ed ha giudicato frettolosa ed immotivata la dimissione della paziente.

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