Comitato pendolari, la protesta contro Trenitalia

di Gabriella Ronza

Continuano le polemiche per i nuovi orari dei treni nella tratta Villa Literno-Napoli centrale, percorso ogni giorno obbligatorio per migliaia di studenti e lavoratori pendolari.

Il Comitato pendolari  Albanova – San Marcellino ha, infatti, avuto il 7 dicembre un incontro con Trenitalia, per mezzo dell’ACAM. Durante il colloquio è stato concordato che fossero ripristinate le due corse serali mancanti (aggiungendo le fermate sui treni 12378 delle 19:37 e sul 2400 delle 20:42) oltre a quella su un treno del mattino a Frignano.

 Dopodiché sono entrati in funzione gli orari nuovi e le cose hanno avuto una grande complicazione, perché “come avevamo preannunciato – rivela il portavoce Angelo Martino – gli orari erano sbagliati e comportavano una serie di disagi che non sarebbero stati tollerati, chiaramente la rivoluzione l’hanno fatta gli altri (da Mondragone a Formia) per cui il 17 dicembre ci fu un incontro con gli stessi vertici, ma comprendente sette comitati di viaggiatori, che chiesero il ritorno al vecchio orario e concordarono una serie di palliativi, che sono stati concessi e entreranno in vigore dal 2 gennaio, purtroppo però tra i correttivi introdotti è stata mantenuta solo parzialmente la promessa che ci riguardava (hanno aggiunto le fermate solo al 2400) il ché si tradurrà in ulteriori malcontenti e in una figuraccia per il comitato”.

Il comitato, nonostante l’amarezza, conta comunque di riuscire a incidere sulla revisione che sarà prodotta a breve (probabilmente febbraio o marzo), ma nel frattempo non si esime dal dissentire.

“Allo stato attuale – continua Martino – viaggiare è diventato veramente problematico, tra ritardi continui, sovraffollamenti e con una programmazione essenzialmente sbagliata che, almeno per il momento, resta in piedi. Ci sono delle responsabilità forti di chi ha generato tutto questo e non possiamo non pretendere che si ripristino quanto prima condizioni accettabili”.

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