Puzza, un caso ormai grottesco. La Regione: “Valutare riapertura Ecotransider”

di Antonio Taglialatela

Gricignano – Sembra che il Consiglio regionale della Campania dovesse mettere la parola “fine” sull’attività della Ecotransider, la cosiddetta “fabbrica della puzza” ritenuta fonte dei miasmi nauseabondi che da anni infestano il territorio di Gricignano e dei comuni limitrofi.

E, invece, la Regione, per il 12 gennaio, attraverso il Dipartimento Ambiente, ha avanzato l’ipotesi di riaprire l’impianto dopo che questi avrebbe ottemperato alle prescrizioni.

Non solo, per il 12 gennaio la Regione ha convocato una nuova conferenza dei servizi per discutere della realizzazione di un nuovo impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non, sul territorio di Gricignano.

Su questi nuovi sviluppi è subito intervenuto il consigliere regionale Gennaro Oliviero, presidente della Commissione Ambiente. “Mi ha lasciato incredulo leggere una nota inviata dallo Stap di Caserta, all’Arpac, con la quale si chiede un nuovo sopralluogo per verificare il superamento delle criticità precedentemente rilevate e, valutare un’eventuale riapertura dell’Ecotransider”, esordisce Oliviero.

Il documento non menziona la revoca del permesso a costruire da parte del Comune di Gricignano e, men che meno, l’annullamento della licenza per l’utilizzo parziale dei suoli emessa dall’Asi. Gli atti, di fatto, rendono la struttura una fabbrica abusiva.

“Manca qualsiasi riferimento all’inderogabile risoluzione di indirizzo, approvata all’unanimità in Commissione Ambiente, successivamente inviata al presidente del Consiglio Regionale, che ha dato mandato alla Giunta di mettere in atto i dovuti provvedimenti per la chiusura definitiva di quella che è unanimemente definita: la fabbrica della puzza”, dice Oliviero che, alla luce di questo stato dei fatti, ha ritenuto necessario convocare d’urgenza tutti gli attori di questa vicenda ormai grottesca, per comprendere i motivi adattati dallo Stap nel prendere una tale decisione senza tenere in debito conto gli atti delle Istituzioni.

“Condivido pienamente la rabbia e la delusione dei cittadini rispetto a questa incresciosa vicissitudine, per questo mi fermerò solo nel momento in cui sarà fatta chiarezza e quando sarà restituita alle persone il pieno diritto alla salute”, conclude l’esponente del Pd.

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