Nomenclatore tariffario e la promessa disattesa di Renzi ai disabili: il servizio “censurato” de Le Iene

di Antonio Arduino

Per i non addetti ai lavori il “nomenclatore tariffario” è l’elenco dei presidi sanitari, come – per fare degli esempi – misuratori di glicemia, aghi, striscette reattive, pannolini per incontinenti, apparecchi acustici, occhiali, carrozzine per non deambulanti, che lo Stato concede gratuitamente a chi è affetto da malattie, diagnosticate e quindi riconosciute da medici appositamente incaricati, che necessitano di questo tipo di aiuto.

Considerando la rapida evoluzione delle tecnologia, come accade per i telefoni cellulari, i presidi sanitari migliorano nel corso degli anni, così per garantire agli ammalati ausili al passo con i tempi, per legge il nomenclatore viene aggiornato ogni tre anni. Questo in teoria perché è dal 1999 che il nomenclatore non viene aggiornato.

Il Governo Renzi, prima con il ministro della Salute, Lorenzin, poi con lo stesso primo ministro, aveva assicurato che l’aggiornamento sarebbe avvenuto in brevissimo tempo. “Le Iene”, con l’inviato Filippo Roma, hanno dimostrato che non è andata così, realizzando un servizio che non è stato messo in onda perché le norme relative alla presenza in video dei partecipanti ad una tornata elettorale prevedono che non si possa proporli ai telespettatori nei 15 giorni antecedenti il voto.

Così il servizio non è andato in onda malgrado la puntata in cui era prevista l’intervista a Renzi era quella del 13 novembre con il voto referendario fissato al 4 dicembre, ovvero dopo 21 giorni. Un ostacolo superato dal programma di Italia1 proponendo l’intervista su Facebook, affinché fosse comunque visibile a tutti. Ve la proponiamo…

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