Lavoro, approvata legge contro capolarato

di Stefania Arpaia

Roma – Approvata alla Camera la nuova legge che punirà lo sfruttamento dei lavoratori e il capolarato.

La norma eviterà che si approfitti di disagiate situazioni economiche costringendo i lavoratori a svolgere i propri compiti in situazioni disumane, con salario minimo e turni estenuanti. 

Su proposta dei ministri Orlando e Martina, la legge che è stata approvata prevede pene più severe: saranno sanzionabili, anche con la confisca dei beni, non solo gli intermediari illegali ma anche i datori di lavoro consapevoli dell’origine dello sfruttamento. Ci sarà anche un aiuto concreto alle vittime del caporalato, con l’estensione delle provvidenze del fondo anti-tratta.

“Lo Stato – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina – risponde in maniera netta e unita contro il caporalato con questa nuova legge attesa da almeno cinque anni. Ora abbiamo più strumenti utili per continuare una battaglia che deve essere quotidiana, perché sulla dignità delle persone non si tratta. E l’agricoltura si è messa alla testa di questo cambiamento”.

Andrea Orlando: “Oggi è una grande giornata per il lavoro, per la tutela dei diritti e le persone più deboli: si è realizzato un obiettivo che da sempre caratterizza le battaglie della sinistra, quello per la dignità dei lavoratori e delle persone che sono più esposte alle forme più odiose di sfruttamento”.

“Finalmente una legge buona e giusta che ci aiuterà nella difesa dei lavoratori italiani e stranieri sfruttati da imprenditori privi di scrupoli, da caporali che lucrano sulla loro povertà e sul loro bisogno di lavoro, dalla criminalità organizzata”, ha commentato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Previsto il potenziamento della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità come strumento di controllo e prevenzione del lavoro nero in agricoltura, dove il fenomeno è maggiormente diffuso. In più, le amministrazioni statali saranno direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di interventi per l’accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attività stagionali di raccolta dei prodotti agricoli. 

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