Giugliano, false pensioni di invalidità gestite dalla camorra: 33 arresti

di Redazione

La camorra garantiva l’accesso, a propri affiliati o a famiglie vicine al clan, a pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento erogate dall’Inps. Sfruttando anche il sostegno di tre funzionari del Comune di Giugliano che ratificavano la documentazione falsa sprovvista di visita medica.

In manette sono finite 33 persone, tutte ai domiciliari, mentre altri 53 sono indagati dalla Procura di Napoli. A gestire il sistema, che ha causato una truffa all’Inps da nove milioni, erano esponenti del clan Mallardo che nel corso degli ultimi anni era riuscito a far ottenere pensioni di invalidità a centinaia di persone che non ne avevano i requisiti.

L’organizzazione criminale aveva ideato questo sistema per garantire, soprattutto a famiglie di propri affiliati in carcere o in difficoltà economica, retribuzioni mensili fisse.

Ma le indennità venivano garantite anche a persone che non appartenevano al clan: in questo modo il gruppo camorristico riusciva a ottenere un sostegno nella popolazione, ma al tempo stesso incassava soldi perché i beneficiari lasciavano al clan gli arretrati ai quali avevano diritto percependo solo l’assegno mensile.

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