Aversa, archivio comunale a rischio incendio: allarme di Villano e Dello Vicario

di Antonio Arduino

Aversa – “Quello presente in via Nobel, nel sotterraneo dell’edificio che ospita la caserma della Guardia di Finanza, ufficialmente è l’archivio comunale, di fatto è un deposito di materiali più diversi, distribuiti alla rinfusa in locali con illuminazione insufficiente, al punto che per visitarli completamente siamo stati costretti ad utilizzare delle torce elettriche, cosicché è possibile pensare che non siano rispettate le norme relative alla sicurezza e all’antincendio”.

Questo il commento a caldo fatto dai consiglieri di minoranza Marco Villano e Gianpaolo Dello Vicario che nella giornata di giovedì hanno visitato i locali di via Nobel definiti archivio comunale.

“Chiamarli ‘archivio’ è eufemistico, perché più che un archivio quello che abbiamo visitato è un deposito in cui c’era di tutto. Dai fascicoli polverosi e malandati, ai segnali stradali dismessi, così date le condizioni in cui versano e la possibilità che ha il Comune di disporre di locali di proprietà riteniamo – affermano i due ex candidati sindaco – sia necessario cancellare un contratto di fitto che costa 40mila euro all’anno ad un ente che per i debiti già accumulati rischia il dissesto”.

“Del resto – aggiungono – se fosse un archivio dovrebbe essere possibile fruirne ogni volta che fosse necessario, invece per visitarlo abbiamo dovuto prendere appuntamento con i responsabili del settore e malgrado ciò siamo stati costretti a tornare due volte, perché c’è un solo operatore comunale che può aprirne la porta. Così, dopo averlo aspettato dalle ore 12 alle ore 12,30, siamo stati costretti a tornare nel pomeriggio”.

“Da sottolineare – concludono – che non ci è stato consentito effettuare delle fotografie che avremmo voluto allegare ad una interrogazione finalizzata a chiedere la disdetta del contratto di fitto e la localizzazione dell’archivio in una sede alternativa di proprietà comunale per eliminare una spesa inutile che grava sulle casse dell’Ente”.

Una spesa, va ricordato, di cui l’attuale amministrazione non ha responsabilità essendo il contratto di fitto vecchio di circa vent’anni, ma di cui sarà responsabile se non dovesse prendere almeno in esame la richiesta dei due ex candidati sindaco.

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