Terremoto, Amatrice tra ricostruzione ed inchieste

di Emma Zampella

Il sisma non è ancora un lontano e se le terra continua a tremare ad Amatrice, l’opera di ricostruzione va avanti, così come le inchieste.

All’indomani dei funerali delle vittime provocate dal terremoto dello scorso 24 agosto che ha raso al suolo le città di Amatrice ed Accumuli, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi annuncia il sorgere di  una città provvisoria: “Un’area dove saranno allestiti esercizi commerciali, ristoranti, un’area ludica e un teatro”. Ma per ora non ci sono tempi certi per riportare a casa gli oltre 2600 sfollati. “Il Natale nelle loro case no, semmai nelle case ricostruite- ha detto il ministro della Infrastrutture Graziano Delrio- Il Natale è una previsione che speriamo di mantenere, 4-5 mesi è il tempo che di solito si prevede per queste costruzioni. Stiamo lavorando per velocizzare al massimo i lavori”. Purtroppo “ci vorranno anni per la ricostruzione”, ha ammesso il ministro, annunciando per il futuro un “grande piano di prevenzione. Serve un piano organico e pluriennale. Dobbiamo aumentare gli incentivi e renderli più accessibili. La prevenzione non è impossibile in Italia”.

Ma la ricostruzione riparte anche dai fondi stanziati per rimettere in piedi le 1000 imprese dei 16 comuni coinvolti nel sisma. L’annuncio arriva dal ministro Maurizio Martina, che ha precisato che entro il 15 settembre saranno erogati 12 milioni di contributi europei.

Intanto continuano le indagini per capire se ci siano state mancanze e colpevolezze che hanno portato ai crolli. La Guardia di Finanza sta effettuando una serie di acquisizioni di documenti in diversi enti pubblici e nelle sedi delle ditte che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione della scuola di Amatrice, crollata dopo il sisma del 24 agosto.

Gli uomini del Nucleo anticorruzione e dei Nuclei di polizia tributaria delle Fiamme gialle stanno operando a Rieti, Torino e Bari presso le sedi della Regione, della Provincia e del Genio civile oltre che nelle sedi delle ditte. L’obiettivo degli interventi, come si legge nel rapporto preliminare consegnato all’Anac, è quello di “acquisire la documentazione e le informazioni concernenti l’iter procedurale di affidamento adottato per i lavori realizzati nella scuola `Romolo Capranica´”, sia presso la sede della Regione Lazio, della Provincia di Rieti e del Comune di Amatrice sia “direttamente dai soggetti economici aggiudicatari ed esecutori delle opere” in questione.

Oltre a quelli subiti da scuole ed edifici pubblici, sono moltissimi i danni al patrimonio culturale: il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ha avviato il primo rilevamento. In provincia di Teramo, a Campli sono stati rilevati danni alle chiese di San Francesco, San Paolo, San Giovanni nella frazione di Castelnuovo e Santa Maria ad Venales nella frazione di Roiano, alla chiesa di San Michele a Isola del Gran Sasso (TE), alla chiesa parrocchiale di Torano Nuovo (Te), alla Chiesa della Santissima Annunziata di Valle Castellana (TE), a Palazzo Salvini sede del Museo Archeologico di Teramo, al santuario di Santa Maria delle Grazie, alla chiesa di S. Agostino, alla chiesa di Santa Maria in Cartecchio sempre a Teramo e alla chiesa di San Pietro ad Lacum. In provincia dell’Aquila danni segnalati alle chiese di San Flaviano, San Pietro, San Cipriano e Madonna delle Grazie a Capitignano, alla chiesa parrocchiale di Montereale nella frazione di Santa Lucia e agli abitati di Cagnano Amiterno e Campotosto, già interessati dal sisma del 2009.

Nelle Marche sono in corso le verifiche per il magazzino di ricovero del patrimonio culturale colpito presso il Forte Malatesta di Ascoli Piceno, mentre danni sono segnalati in circa 275 chiese in tutte le province e nella zona rossa si è provveduto a una prima messa in sicurezza della chiesa di Santa Croce a Pescara del Tronto. Nel Lazio i sopralluoghi sono partiti da Leonessa dove è stata effettuata una ricognizione del monastero di San Giovanni come possibile deposito dei beni del patrimonio ecclesiastico. Oggi si verifica ad Amatrice la possibilità del recupero dal Museo Civico dell’opera più importante di Nicola Fioltesio, detto Cola dell’Amatrice, presente nella cittadina: la Madonna con Bambino e San Giovannino. In Umbria i sopralluoghi hanno interessato il campanile di Castelluccio e la facciata della chiesa di Frascaro, per i quali domani è previsto un intervento di messa in sicurezza.

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