Fiat Pomigliano, gli operai licenziati: “Macerie anche sui nostri diritti”

di Redazione

Pomigliano d’Arco (Napoli) – Davanti allo stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco è stata allestita una tenda in presidio permanente con cinque ex operai della fabbrica automobilistica campana, licenziati due anni fa in seguito ad una manifestazione ritenuta offensiva dai vertici aziendali, in attesa della causa d’appello in programma al Tribunale di Napoli il prossimo 20 settembre.

“Macerie sulle case e macerie sui diritti: e stiamo tutti sotto le tende”, lo slogan, che si rifà agli ultimi tragici eventi del terremoto nel Centro Italia, adottato dai manifestanti, estromessi definitivamente dal ciclo produttivo dopo aver esposto nel giugno del 2014 un fantoccio di Marchionne “impiccato” con un cappio a un patibolo montato all’ingresso del reparto logistico Fiat di Nola, reparto il cui personale è aggregato all’impianto di Pomigliano.

Gli ex lavoratori, insieme con il “Si Cobas”, intanto annunciano un vero e proprio programma di “lotta”: la tenda, dal 4 al 15 settembre, sarà spostata in piazza Municipio a Napoli, nei pressi della gru dove uno dei licenziati, lo scorso anno, rimase arrampicato in segno di protesta per cinque giorni.

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