Emergenza idrica ad Aversa, problema risolto: l’acqua torna nelle case

di Antonio Arduino

Aversa – Non è stato necessario realizzare un bypass provvisorio, così come si era ipotizzato nella tarda serata giovedì, per ridare acqua ai cittadini aversani a secco da fin dal pomeriggio del 20 giugno.

L’arrivo delle parti di ricambio della tubazione danneggiata ha suggerito ai responsabili dei lavori di effettuare da subito la sostituzione della parte danneggiata realizzando così un intervento definitivo.

Certo, sarà necessario ripristinare il marciapiede nei punti in cui sono stati eseguiti degli scavi di ispezione ma si tratterà di un piccolo impegno e di basso costo. Tutto questo, va ricordato: è merito di tutti gli addetti ai lavori che non si sono risparmiati per garantire agli aversani l’erogazione dell’acqua nel tempo più breve possibile.

Già da giovedì era stata ripristinata la fornitura idrica in quella parte di viale della Libertà rimasta a secco, mentre da venerdì mattina nel tratto di via Diaz che va dall’incrocio con viale della Liberta al punto di interruzione della condotta.

Così, se il diavolo non ci mette la coda da sabato l’acqua potabile sarà in tutte le altre case rimaste a secco.

Nella tarda serata di giovedì era stato trovato il punto danneggiato della condotta idrica che percorre via Diaz, dopo due giorni di controlli fatti con la videoispezione resa possibile dal intervento della “Walter Magno Costruzioni”, ditta subentrata nella ricerca del danno dopo i rifiuti opposti da Provincia e Regione alla richiesta di dare sostegno alla città di Aversa in un momento di difficoltà e dopo la defezione inspiegabile di Eni Campania, società gestrice delle reti idriche regionali.

Dopo aver scavato all’altezza dell’ex autolavaggio dove il primo controllo ispettivo effettuato nella mattinata di giovedì con telecamere della ditta Magno aveva evidenziato la presenza di un possibile danno che, in realtà, all’esame visivo diretto, reso possibile dallo scavo, si è rivelato essere una falsa immagine legata all’accumulo di acqua presente in quel punto del tubo, si è provveduto a tagliare la condotta e riprendere l’ispezione con la videocamera partendo da quella posizione.

Così è stato possibile individuare il danno localizzato circa una ventina di metri più avanti, esattamente di fronte alla pellicceria Cesaro. La videocamera ha evidenziato un grosso foro nella tubazione dal quale fuoriusciva acqua che, per fortuna, andava a cadere in quello che è il residuo dell’alveo Donna Rosa ormai fuori uso da anni, ma ancora esistente pur se coperto dalla strada sovrastante. Questo caso fortuito, secondo quanto riferito dallo stesso Magno, avrebbe impedito che vi fossero danni agli edifici sovrastanti perché l’acqua che fuoriusciva dalla condotta si era incanalata in quello che era il vecchio alveo.

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