Emergenza acqua ad Aversa, la situazione si complica

di Antonio Arduino

Aversa – Si presenta più difficile del previsto l’intervento di riparazione della condotta idrica interrotta all’incrocio di via Diaz con viale della Libertà. Dopo aver risolto il problema relativo al blocco causato dalla ruggine accumulata negli anni da una sorta di chiave in ghisa che regola il flusso dell’acqua verso via Diaz e verso viale della Libertà – grazie ad una soluzione provvisoria, in attesa del pezzo di ricambio, consentendo la ripresa dell’erogazione dell’acqua alle abitazioni quale che si trovano sul lato sinistra di viale della Libertà in direzione Teverola dall’incrocio fino a via Verdi – la verifica del flusso erogabile in direzione via Diaz è stata deludente perché ha evidenziato la mancanza della pressione necessaria a far giungere l’acqua nelle abitazioni.

Una carenza tale da non consentire all’acqua di attivare neppure un contatore distante una decina di metri dall’incrocio. Dovuta ad una perdita della condotta ipotizzata ma ancora da individuare. Cosicché è stato impossibile assicurare l’erogazione dell’acqua alle abitazioni di via Diaz e a tutte quelle che sono collegate alla condotta che raggiunge piazza Vittorio Emanuele ed oltre.

Saltata, quindi, l’ipotesi di realizzare una deviazione per superare il tratto in cui si sospetta essere la perdita perché la struttura della tubazione realizzata in ghisa negli anni ‘50 (vedi foto) rende impossibile trovare i pezzi di ricambio necessari ad effettuare l’intervento che consentirebbe di superare i punti in cui si sospetta la presenza di una perdita.

Di conseguenza, i tecnici comunali avrebbero dovuto disporre l’apertura dell’intero tratto di strada sotto il quale corre la condotta, creando enorme disagio alla cittadinanza e tempi lunghi per la soluzione, senza pensare al costo dell’intervento. Da qui l’idea di sollecitare l’intervento di Eni Campania, l’ente gestore delle reti idriche, che disporrebbero attrezzature idonee ad effettuare questo tipo di lavoro. Ma se non bastasse per la valutazione della localizzazione della perdita, che al momento sembra esistente nella parte già sotto intervento, si sta valutando la possibilità di fare intervenire una ditta attrezzata con rivelatore dotato di telecamera a fibra ottica per poter entrare nei tubi della condotta senza rompere il marciapiede, cosa che permetterebbe di ridurre i costi e localizzare in maniera precisa la localizzazione della perdita.

Successivamente si andrà a valutare l’origine dell’infiltrazione d’acqua che è stata evidenziata nella grotta sottostante l’edificio posto proprio nel punto in cui si è verificato il guasto.

L’ipotesi al momento più accreditata è che l’infiltrazione dipenda da un accumulo di acqua proveniente dal cosiddetto alveo Santarosa, chiuso anni addietro ma che comunque potrebbe essere la causa di piccole infiltrazioni d’acqua. Del resto delle infiltrazioni nella medesima zona furono evidenziate, tempo fa, anche all’interno della metropolitana.

Quello che è certo è che l’acqua presente in questa “grotta” non deriva dalla rete idrica, essendo stato possibile verificare scavando fino a 15 metri di profondità l’assenza di infiltrazioni provenienti dalla condotta.

Comunque, la verifica sarà effettuata dopo aver risolto il problema principale sperando che l’aiuto di Eni Campania, in azione da questa mattina, sia sufficiente e soprattutto che il tempo inclemente che ha scaricato una forte pioggia nelle prime ore del mattino consenta di proseguire i lavori.

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