Sinead O’Connor scomparsa, la polizia rassicura: “Sta bene”

di Emma Zampella

Da domenica non si avevano più notizie di Sinead O’Connor: a lanciare l’allarme era stata la polizia di Chicago. Si era addirittura ipotizzato un suicidio. Poi le autorità, in serata, hanno diramato un breve comunicato per far sapere che la cantante “è stata ritrovata sana e salva”. Per il momento, nessun altro dettaglio è stato diffuso.

Stando alle indiscrezioni, la cantante sarebbe uscita nella giornata di domenica: aveva indosso indossando pantaloni di pelle e una maglietta grigia con la scritta “Irlanda”. Testimoni avevano detto di averla vista in sella alla sua bicicletta elettrica.

Lo scorso novembre, sulla sua pagina Facebook, la O’Connor aveva scritto: “C’è un limite a quello che ci si può aspettare che una donna possa sopportare. Quello che è stato fatto a me è terribilmente crudele. Ho preso un’overdose. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Sono in un albergo da qualche parte in Irlanda sotto un nome finto”. Solo dopo varie ore, allora, la cantante fu trovata e ricevette le cure mediche del caso. Quel commento sul social network non era uno che dei tanti con cui la donna ha raccontato le sue lotte e le sue sofferenze, in parte legate alla battaglia per la custodia del figlio di 11 anni, Shane.

Sinead, che ha 49 anni, aveva già tentato il suicidio nel 1999. Nel 2007, in una trasmissione televisiva negli Stati Uniti aveva riconosciuto di soffrire di un disturbo mentale. Ha di nuovo tentato  il suicidio nel 2012, e poi ho chiesto aiuto.

Il suo più recente sfogo su Facebook risaliva proprio a domenica, poco prima della sua gita in bicicletta: scriveva un messaggio al proprio figlio maggiore, Jake, incaricandolo di andare in tribunale e occuparsi lui di prendere la custodia del figlio minore: “Ci saranno problemi – scriveva -. Non abbandonare mai più tuo fratello”.

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