Cosca Santapaola, sequestrato a Catania il “tesoro” di Roberto Vacante

di Redazione

Catania – Ammonta a oltre 15 milioni di euro il bottino sequestrato dalla polizia di Catania a Roberto Vacante, esponente di “Cosa nostra” etnea, nipote del noto boss Benedetto Santapaola, “mente imprenditoriale” della famiglia e riciclatore del danaro illecitamente acquisito dall’organizzazione mafiosa. Individuate “numerose società e aziende nonché beni immobili e mobili registrati riconducibili alla famiglia Santapaola – Ercolano, ma intestati a meri prestanome”.

Nel mirino numerosi beni immobili e mobili registrati, società ed aziende, frutto di investimenti e complesse operazioni finanziarie di dubbia liceità. Dalle attività di indagini di carattere tecnico è emerso, in maniera chiara ed incontrovertibile, che i beni sottoposti a sequestro fossero di fatto nella piena disponibilità di Vacante, nipote del boss Benedetto Santapaola avendo sposato Santapaola Irene Grazia, figlia di Salvatore, quest’ultimo fratello di Benedetto, che nel tempo ha assunto un ruolo importante nel panorama della criminalità organizzata catanese, infatti dall’attività investigativa svolta a partire dal 2012 emergevano conferme circa le attitudini di Vacante nel saper predisporre lucrose opportunità di investimento attraverso l’utilizzo di proventi illeciti, intestando fittiziamente aziende, beni mobili ed immobili, riconducibili alla famiglia Santapaola, a meri prestanome.

A seguito di queste indagini, infatti, lo scorso gennaio, Vacante è stato arrestato dalla squadra mobile di Catania, insieme ad altri 15 soggetti, in esecuzione di Ordinanza di applicazione di misure personali e reali, emessa il 12 gennaio 2016 dal gip presso il Tribunale di Catania, per associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni ed altro (operazione “Bulldog”).

In esecuzione del provvedimento, che comprendeva anche uno dei vasti parcheggi della zona aeroportuale di Fontanarossa, sono state sequestrate numerose aziende che gestiscono parcheggi, impianti sportivi, ristoranti, stabilimenti balneari, società nel settore edilizio e beni immobili ricadenti nel centro cittadino, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro.

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