Aversa, Santulli: “Candidati, a nostra insaputa, nella civica di Villano”

di Antonio Arduino

Aversa – Potrebbe essere stato candidato a sua insaputa nella lista creata da Marco Villano e non in quella del Partito Democratico, come aveva chiesto su suggerimento, pare, del governatore De Luca, l’ex parlamentare Paolo Santulli, leader del movimento “Osservatorio libero sociale”, che dopo una serie di incontri e confronti aveva dato adesione al centro-sinistra, accettando di essere candidato nella lista del Pd.

Questo stando a quanto raccontato in una movimentata conferenza stampa di cui vi proponiamo, per il momento, la conclusione. Un errore, forse dovuto alla formazione delle liste poste a sostegno di Marco Villano avvenuta in fretta, negli ultimissimi minuti prima della presentazione delle stesse alla segretaria comunale, che avrebbe di fatto imposto a Santulli di firmare un accettazione, e come lui praticamente tanti altri candidati, senza avere idea di quale fosse la lista in cui il suo nome sarebbe comparso, convinto, però, che rispettando gli accordi presi con il candidato sindaco sarebbe stata quella del Pd.

In realtà, questo non è accaduto e Santulli si è ritrovato, insieme a due altri esponenti dell’Osservatorio, nella lista “Villano Sindaco” come uno dei tanti destinati a portare acqua al leader della coalizione di centrosinistra.

Un errore che non doveva accadere, se fossero stati rispettati gli accordi e controllati le liste, che ha messo in luce un meccanismo di formazione delle liste, definito dallo stesso Santulli praticamente normale nel caos dell’ultimo minuto, che non rispetterebbe le regole del Tuel che prevederebbero l’accettazione di una candidatura in liste di cui l’spirante candidato è a conoscenza.

Mancando questo requisito, la lista creata, non rispettando la norma, sarebbe irregolare ed andrebbe eliminata. Un’osservazione fatta all’ex deputato dai giornalisti presenti alla conferenza stampa che, però, Santulli non ha inteso accettare dando lo stop alla conferenza che è stata come lanciare una bomba che è rimasta inesplosa, almeno per il momento. Questo dopo aver dato un “avvertimento agli amici”. “Quando saremo eletti li faremo trottare”, ha tuonato Santulli, prima di mettere il “punto”.

Poi, a margine della conferenza, Santulli ci ha inviato via mail questo intervento:

“Alle ore 12,30 di sabato 7 maggio ho saputo di essere stato candidato nella lista di Marco Villano. Ero con il presidente del nostro ‘Osservatorio’, Enzo D’Agostino, siamo rimasti sbigottiti, tenuto conto che avevamo dato adesione alle nostre candidature, solo nel Pd.

Nessuno ci aveva chiesto, nessuno ci aveva chiamato, nessuno ci aveva coinvolto. Le nostre reazioni sono state forti e contrarie a certi ‘sistemi’ e comportamenti che abbiamo sempre combattuto.

Infatti, abbiamo immediatamente convocato questa conferenza stampa. L’Osservatorio, aveva una sua lista e mi avevano chiesto di guidarla quale candidato sindaco. Non ho accettato questa ipotesi, mai. Poi le trattative con ‘Noi Aversani’ e poi quelle con Villano.

Mi hanno chiesto di aderire con la lista al progetto e dopo alcuni incontri con il comunicato stampa emesso da Di Meo, abbiamo aderito. Il primo problema è nato quando mi è stato chiesto di essere presente nella lista, ho spiegato che non potevo fare il candidato, perché la lista era composta da tutti miei elettori, cosa rimaneva per me? Allora è nata l’ipotesi di una candidatura di alcuni uomini dell’Osservatorio, me compreso, nella lista del Pd.

Tutto definito. Poi le polemiche giornalistiche legate alle rimostranze dei candidati Pd che si preoccupavano delle nostra candidatura. Poi il recupero della lista di un candidato sindaco ‘fallito’ e di tutti i suoi uomini e donne accuratamente selezionati, purosangue, della ‘sinistra’ doc. Tutto questo, abbiamo pensato, avrà condizionato Villano che, ‘inopinatamente’, per noi, ci ha candidati a nostra insaputa nella lista civica a lui collegata.

Io ho fatto il deputato di Forza Italia e sono fiero di quanto ho fatto. Quando ho avvertito il disagio di quella “politica”, senza indugi, mettendoci la faccia, me ne sono uscito, sposando un progetto molto rischioso, il sostegno a De Franciscis alle elezioni provinciali contro Cosentino. Poi, sempre mettendoci la faccia, ho sposato alle amministrative di Aversa un progetto alternativo a Forza Italia ed a Ciaramella, con l’Udeur ed una lista civica. Poi abbiamo condiviso l’esperienza Sagliocco senza mai tralasciare il percorso avviato. Infatti, alle elezioni regionali abbiamo sostenuto, mettendoci sempre la faccia, il presidente De Luca.

Queste note per dare qualche elemento a certi professorini, del coraggio e delle coerenza che sono necessari in politica per cercare di promuovere scelte che aiutino la città, che si fanno sempre e solo con i fatti, mettendoci la faccia. Questo è lo spirito che ci ha mosso e che ci muove, chi da buoni esempi, non ha bisogno di dare buoni consigli.

Non so quante responsabilità abbia Villano in questa vicenda, di certo, come capo della coalizione, ne ha. I sintomi emersi con questa vicenda non aiutano, in questo particolare momento né il Pd né il centrosinistra aversano. Noi, però, ed io in particolare, crediamo nelle cose fatte da Renzi ed ora anche da De Luca.

Nonostante tutto, abbiamo ritenuto, e riteniamo, in coerenza, che in questo momento per  Aversa, non c’è un progetto politico ed una proposta migliore a quella del centrosinistra e di Villano. Lontano da lobby di potere, interessi particolari, e tutte le storie già viste, che si ripropongono in altre coalizioni.

Per questo, nonostante il metodo adottato nella nostra collocazione elettorale, per non sfavorire Villano e dare vantaggi a quanti non lo meriterebbero, nell’interesse della collettività cittadina, ora per allora, accettiamo questa candidatura.

Un’ultima annotazione. E’ certo che perdiamo il contributo per la pista di atletica leggera, per la quale solo il sottoscritto si sta battendo da anni, contro tutto e tutti, con il merito di aver già recuperato una volta i fondi dal Ministero delle Finanze.

Il merito di ciò è del commissario che nel suo letargo aversano, nonostante le mie sollecitazioni e quelle della Fidal e del Coni, insieme ai dirigenti comunali, stanno pensando ancora a chi nominare per il progetto. 

Aversa non può subire in modo impunito una nuova ‘sottrazione’ per questo interverrò personalmente presso la Procura della Corte dei Conti per le responsabilità eventuali”.

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