Sant’Arpino commemora l’abate Vincenzo De Muro

di Redazione

Sant’Arpino – L’intera comunità santarpinese, domenica scorsa, ha celebrato solennemente uno dei suoi figli più illustri: l’abate Vincenzo de Muro, nel giorno del 259esimo anniversario della sua nascita.

L’intera mattinata, dedicata ad uno tra i più autorevoli storiografi di Atella, è stata aperta da un corteo a cui oltre ad autorità civili, militari e religiose, hanno preso parte con i propri Gonfaloni i rappresentati della Pro Loco, dell’Associazione Combattenti e Reduci, dell’Associazione “Nostra Signora di Fatima- Oasi di Padre Pio”, del Comitato per i Festeggiamenti Patronali in onore di S.Elpidio e l’Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo, l’associazione Anziani e Pensionati, che, accompagnati da una banda musicale, si sono recati presso il palazzo natìo del de Muro per depositare una corona di alloro ai piedi della lapide celebrativa del genio e della grandezza culturale dell’illustre santarpinese.

Subito dopo in un’affollatissima sala convegni c’è stata la presentazione del libro “Ricerche storiche e critiche sulla origine, le vicende e la rovina di Atella antica Città della Campania” – ristampa della prima edizione del 1840.

La ristampa come l’intero programma degli eventi è stato organizzato dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino. I lavori, coordinati dal giornalista Elpidio Iorio ed introdotti dai saluti del Presidente della Pro Loco Aldo Pezzella del  Sindaco ff Aldo Zullo, dell’assessore alla cultura del Comune di Sant’Arpino,  Salvatore Brasiello, e del parroco don Michele Manfuso, hanno visto svilupparsi un intenso dibattito a cui hanno preso parte Antonio V. Nazzaro, Professore Emerito nell’Università di Napoli Federico II, Socio Accademia Nazionale dei Lincei, Direttore Responsabile Atti Accademia Pontaniana, il Sottotenente Stefano Guardia della Scuola Militare Nunziatella, il Presidente Onorario della Pro Loco Giuseppe Dell’Aversana, e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Rocco-Cinquegrana” di Sant’Arpino, la professoressa Maria Debora Belardo.

I relatori hanno “indagato”, ciascuno secondo le proprie competenze, la straordinaria figura del de Muro a giusta ragione considerato uno degli intellettuali più illuminati del suo tempo.

Tale indagine è partita ovviamente dall’esegesi di “Ricerche storiche e critiche sulla origine, le vicende e la rovina di Atella antica Città della Campania”, preziosa testimonianze di amore per la sua terra, un riferimento per studiosi di fama mondiale che lo hanno citato nelle loro maestose opere.

Grande la soddisfazione del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella che sottolinea: “Anche in questo caso ci ha animati la convinzione che un’opera storica di grande valore come quella di de Muro – attraverso questa ristampa – è un’opportunità di conoscenza della storia e della cultura atellana per le nuove generazioni, che a loro volta potranno tramandare a chi gli succederà. Per la grande riuscita di questa manifestazione – veramente da inserire tra le pagine più belle della nostra Comunità – esprimo un doveroso ringraziamento all’Amministrazione Comunale nelle persone del sindaco f.f. Aldo Zullo e dell’assessore alla Cultura Salvatore Brasiello per il fattivo contributo. Un ringraziamento ai relatori e al mondo dell’associazionismo militare, civile e religioso intervenuto. Un ringraziamento particolare allo studioso di storia locale Prof. Franco Elpidio Pezone per averci dato la possibilità di riprodurre le pagine di questa preziosa opera dal testo originale che gelosamente custodisce. Anche stavolta, come da tradizione della Pro Loco, il lavoro è stato corale e pertanto mi sia consentito di ringraziare tutti gli amici che condividono questo straordinario percorso di testimonianza di amore per la nostra Comunità e le sue millenarie radici e tradizioni storico – culturali che con questo evento vivono un rinnovato momento di gloria e splendore”.

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