Reati ambientali, convegno con Gigi D’Alessio: è polemica

di Redazione

Napoli – Gli studenti della facoltà di Giurisprudenza, in un convegno al Palazzo di Giustizia, nell’auditorium dedicato al magistrato Federico Bisceglia, che ha speso il suo impegno nelle indagini sulla Terra dei Fuochi, hanno fatto il punto sulla nuova normativa sui reati ambientali.

Presenti il procuratore aggiunto Nunzio Fraiasso, il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, il medico-oncologo Antonio Marfella, il consigliere regionale Gianpiero Zinzi.

Ospite d’onore il cantante Gigi D’Alessio, la cui presenza non è stata gradita da alcune associazioni forensi, come ha riferito Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell’Unione dei giovani penalisti, “perché indagato”. “Eppure dovrebbero essere proprio loro – ha detto Paipais – a conoscere il principio di presunzione di innocenza, prenderò provvedimenti nelle sedi opportune”.

Dal canto suo, D’Alessio ha raccontato la sua esperienza di impegno per la Terra dei Fuochi e delle difficoltà che ha incontrato. “Abbiamo raccolto fondi con il concerto davanti alla Reggia di Caserta e siamo riusciti a donare un’ambulanza per l’emergenza neonatale – ha affermato l’artista – eppure al momento è ferma e non si sa il perché”.

“Io ho fatto quello che dovevo e allo sponsor proposi la mia faccia in cambio di un aiuto per il territorio, cosa che è stata fatta. – ha aggiunto – Loro hanno devoluto 30 centesimi a confezione e abbiamo raccolto 500 mila euro, eppure il giorno dopo il concerto ci hanno detto che avevamo inquinato con le bottiglie di plastica”.

D’Alessio ricorda di aver iniziato a raccogliere fondi per il pronto soccorso dell’ospedale Santobono-Pausillipon e il suo impegno per l’ospedale Moscati di Aversa. Resta però il rammarico: “Non ho fatto nulla”. “Spero che nessuno abbia mai bisogno di quell’ambulanza ferma – ha sottolineato – e questo al di là dell’aver cancellato il mio nome”. Fatto sta che “dopo quel gossip, è successo che dalle aziende ho ricevuto solo rifiuti”. “Io propongo loro di spendersi per il territorio e loro mi dicono di no, – ha concluso – le aziende non vogliono più investire”.

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