Cardarelli, Lorenzin a Luca Abete: “Spetta alla Regione risolvere disservizi”

di Redazione

Nell’ultimo servizio di Luca Abete andato in onda su Striscia la Notizia l’inviato si è occupato per l’ennesima volta della questione sanità all’Ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli. Dopo dieci anni di servizi sulle condizioni degli ospedali campani, e soprattutto di quelli del famoso ospedale napoletano, Abete si è recato a Roma per intervistare il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Nel corso degli anni, infatti, sono state tantissime le denunce sulle condizioni dei pazienti sempre più difficili: lunghissimi ricoveri, barelle sistemate nelle corsie e sui pianerottoli a causa del sovraffollamento, barelle vecchie e malridotte, arrugginite e addirittura realizzate con imbottitura fatta di rotoli di garza, recuperando quelle inutilizzabili. Non sono mancati poi casi di decessi causati da cadute da barelle.

Si sono succeduti presidenti della Regione, commissari straordinari e al ‘Cardarelli’ direttori generali e sanitari, senza cambiamenti di alcun tipo. Per questo motivo Abete si è recato al Ministero per intervistare Lorenzin, la quale ha detto di conoscere bene le condizioni dell’ospedale e confermato che spetta alla Regione risolvere la questione, ma ha rassicurato che non si tirerà indietro per dare il supporto alla Campania per fare un passo verso la normalità, lavorando sulla qualità del servizio.

L’invito finale del ministro è stato di tornare tra sei mesi per valutare gli auspicabili miglioramenti, e da parte di Abete c’è stata la consueta consegna della “pigna in pegno”.

Questo il commento di Luca Abete sulla pagina Facebook: “Ospedale Cardarelli: 10 anni di immagini drammatiche! In 10 anni di servizi abbiamo raccontato da diverse angolazioni il dramma dei ricoverati in barella nei corridoi del Cardarelli di Napoli. Son cambiate le amministrazioni regionali, i commissari alla sanità e i dirigenti dell’ospedale, ma non è mai cambiato nulla! Incapacità o disinteresse? …ormai disperato ho chiesto al ministro Lorenzin di intervenire!”.

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