Sanremo, Rocco Hunt: “Sono portavoce di un malessere galoppante”

di Emma Zampella

Sanremo ha calato il sipario da un po’, ormai, ma pare che le polemiche e i commenti si inaspriscono con l’allungarsi delle distanze dalla conclusione della kermesse musicale.

Le ultime polemiche, in ordine di tempo, sono quelle che vedono protagonista Rocco Hunt , rapper napoletano che ha lasciato la propria impronta sul palco dell’Ariston. Tanto che nell’appuntamento domenicale dell’Arena condotta da Massimo Giletti proprio da quel palco, c’è stato un conciso e intenso scambio di opinioni tra Rocco Hunt e i giornalisti presenti. Argomento del contendere il testo ( e il messaggio) del brano “Wake Up”.

Da un lato l’opinionista Klaus Davi, che accusava il 21enne rapper di Salerno di essere poco grato all’operato di magistrati e politici. Dall’altro il giovane artista, combattivo: “La mia canzone parla alla gente – racconta oggi Rocco Hunt – e la gente ha capito con onestà il mio messaggio. Dico cose dure, lo so, ma necessarie. Parlo di lavoro e mala-politica. Il testo dice già tutto; ognuno interpreta e trae le conclusioni. Non penso di aver scritto bugie, sono portavoce di un malessere galoppante”.

Una partecipazione quella del rapper che nonostante tutto comincia a dare i suoi frutti: “Sono felice del nono posto tra i Campioni. E sono primo nell’airplay radiofonico, era la mia priorità. All’Ariston prevale un altro genere di musica, ma conosco le potenzialità del mio singolo, incluso nella ristampa dell’album “Signor Hunt” in uscita il 4 marzo”. E quel brano, tanto commentato dentro e fuori l’Ariston, sta producendo grandi numeri sul web: il video del singolo ha superato i 2 milioni di visualizzazioni su Youtube in soli quattro giorni. “Anche questo è un dato importante – dice ancora Hunt – Nessuno tra i “Campioni” sta ottenendo tali riscontri, che orgoglio. Sto per partire con le date instore per portare il disco in tutta Italia; a inizio marzo sarò in Campania. Non rallento, ora devo insistere sempre più”.

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