Ricercatori italiani creano “cellule killer” contro cancro

di Stefania Arpaia

Washington – Ha la firma italiana, la nuova scoperta nel settore medico che aiuta la lotta al cancro. I ricercatori del San Raffaele di Milano hanno presentato una ricerca su “cellule killer” per i tumori, all’American Association for the Advancement of Science.

Durante l’incontro annuale di Washington della prevenzione e lotta ai tumori, i ricercatori italiani hanno esposto la possibilità di realizzare in provetta delle cellule in grado di distruggere la malattia ed evitarne il ritorno. L’idea di base è quella di potenziare il sistema immunitario del paziente che soffre di un tumore armandolo con “munizioni” create in laboratorio, che siano più efficaci e meno tossiche delle terapie tradizionali. 

Le équipe della professoressa Chiara Bonini, vicedirettore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive, e del professor Fabio Ciceri, direttore dell’Unità di Ematologia, si sono concentrate su pazienti affetti da leucemia acuta che avevano ricevuto a partire dal 2000 il trapianto di midollo osseo da donatore familiare parzialmente compatibile.

La sperimentazione prevedeva l’infusione di linfociti T del donatore, modificati geneticamente con il gene “suicida” TK, al fine di poter fornire ai pazienti un nuovo sistema immunitario, capace di combattere la leucemia e di difenderli dalle infezioni, e suscettibile di essere controllato selettivamente nel caso di complicanze.

Si tratta di utilizzare le cellule del paziente e modificarle in modo tale che possano attaccare e distruggere quelle malate, evitando così la loro diffusione.  “E’ una cura molto complessa, ma ha dato risultati che fanno davvero ben sperare”, ha dichiarato Fabio Ciceri.

Secondo quanto riferito dai ricercatori, si tratterebbe di una terapia applicabile a qualsiasi tipo di tumore e con elevati tassi di remissione. La sperimentazione è stata realizzata nel 2015 su 10 pazienti.

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