Aversa, la “caserma dei misteri”: droga, morte per overdose e un delitto irrisolto

di Nicola Rosselli

Aversa – Uno squarcio di luce nelle ombre di quella che sino a qualche anno fa era definita senza mezzi termini la “caserma dei misteri”. Con l’arresto, da parte dei carabinieri del reparto territoriale di Aversa, del maggiore della Finanza Francesco Nasta, attualmente in servizio a Napoli, che si sarebbe appropriato di circa 4 chilogrammi di cocaina depositata presso la caserma delle Fiamme Gialle di Aversa (leggi qui), in cui prestava servizio come ufficiale, si inizia a fare luce sulle due strane morti che si erano verificate a distanza di pochi mesi, dal giugno 2012 al febbraio 2013 di altrettanti finanzieri presenti nella città normanna.

Al momento, si badi, l’arrestato è accusato solo della sottrazione del grosso quantitativo di droga e, per questo, è finito agli arresti domiciliari, su ordine del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa formulata dalla magistratura nei confronti dell’ufficiale è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, falso ideologico e peculato.

L’indagine era partita dalla morte di un altro finanziere in servizio ad Aversa, il tenente Felice Stringile (nella foto), 26 anni, che aveva sostituito proprio Nasta nel 2012 quando questi era stato trasferito (leggi qui). Stringile fu trovato cadavere all’interno del proprio alloggio in caserma nel febbraio 2013 e l’autopsia e gli esami tossicologici appurarono che la morte era sopraggiunta per overdose.

Gli accertamenti successivi portarono a scoprire che la droga era stata prelevata proprio dai locali della caserma. I finanzieri del Comando provinciale di Caserta, insieme ai carabinieri di Aversa, hanno così iniziato ad indagare sui prelievi illeciti di droga all’interno della caserma, giungendo alla cassaforte contenente i reperti e a scoprire che una scatola che avrebbe dovuto contenere stupefacente sequestrato conteneva, invece, del Das sostanza per modellare simile alla creta. Ufficiale responsabile della custodia e unico detentore della chiave il maggiore Nasta, che tra il 2010 e il 2012 ricopriva ad Aversa il ruolo di comandante del Nucleo operativo di pronto impiego.

Rimane ancora, a questo punto, da accertare “solo” se è in correlazione o meno l’omicidio di un altro finanziere, Fabrizio Ferrara, 39 anni, di Benevento, ammazzato con un colpo alla nuca in un campo confinante con la caserma (leggi qui). Una vera e propria esecuzione avvenuta il 30 giugno 2012, pochi mesi dopo che Nasta inviò al comando provinciale della Finanza di Caserta (era il 19 gennaio 2012) una relazione in cui stilava un elenco dettagliato di tutti i reperti custoditi nella caserma di Aversa al 31 dicembre 2011: nell’elenco mancava proprio il cartone con i 4 chilogrammi di cocaina che, però, compariva nell’elenco inviato al comando provinciale della Finanza di Caserta l’anno precedente.

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