Il clan voleva uccidere poliziotto, 7 fermi a Foggia: “Lo devo sparare in testa”

di Redazione

Foggia – “Io sono un killer, lo devo sparare in testa”, questa e tante altre le intercettazioni che hanno incastrato sette affiliati del clan Moretti-Lanza-Pellegrino indiziati di detenzione e porto d’armi da guerra e comuni da sparo, rapina ed estorsione, con l’aggravante mafiosa. Un ottavo indagato è al momento irreperibile.

I malviventi avevano la chiara intenzione di uccidere un ispettore di Polizia di Foggia, Angelo Sanna. “Io sono un killer, bastardo in faccia… quel cornuto di Sanna… lo devo sparare in testa… lo devo sparare… mò gli devo accendere la macchina”.

Francesco Abruzzese nella conversazione con Alessandro Moretti – entrambi fermati oggi dalla Dda di Bari – fa esplicito riferimento all’ispettore capo, in servizio alla squadra mobile di Foggia.

“Non vi è dubbio – scrivono gli inquirenti nel provvedimento di fermo – che l’intenzione omicida è seria, atteso che viene descritto l’autoveicolo usato, indice di una attività di osservazione nei confronti dell’ispettore Sanna”.

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