Meccanico pestato per un prestito usuraio: due arresti a San Felice a Cancello

di Redazione

San Felice a Cancello – Sequestrato e picchiato da un uomo e dai nipoti di quest’ultimo per un prestito usuraio non ancora “onorato”.

E’ accaduto a San Felice a Cancello dove i carabinieri della stazione di Maddaloni, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno arrestato Mario Morgillo, 64 anni, finito in carcere, e il nipote Ciro Romano, di 19 anni, sottoposto ai domiciliari, mentre la posizione di un altro nipote, minorenne, è al vaglio del tribunale competente. Sono accusati di lesioni personali aggravate e porto di armi atte ad offendere.

L’indagine trae origine dall’aggressione subita nel febbraio scorso da B.C., 35 anni, meccanico di San Felice a Cancello, il quale veniva ricoverato all’ospedale di Maddaloni con una frattura alla rotula della gamba destra e sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza.

I carabinieri, dopo aver raccolto le prime informazioni da alcuni testimoni, ricostruivano la vicenda. Emergeva che il meccanico, mentre stava lavorando nella propria officina, veniva avvicinato da Morgillo e dai due nipoti e obbligato a salire su un’autovettura per raggiungere un posto isolato dove veniva violentemente malmenato dai tre con una mazza da baseball.

I motivi del pestaggio erano due. Primo, che la vittima era venuta a conoscenza di un furto di materiale elettrico che sarebbe stato consumato da Romano nella ditta “Lighting Tee srl”, dove lo stesso era impiegato. Romano avrebbe avuto il timore che il meccanico potesse riferire ai titolari quanto accaduto. Altro motivo riguardava il prestito di 3mila euro che il meccanico doveva ancora restituire a Morgillo, con interessi usurai mensili fino al 15% ed annui fino al 180%.

I militari accertavano l’erogazione in due anni, a titolo di interessi, della somma di 10.700 euro che gravava sulla condizione di profonda difficoltà economico-finanziaria in cui versava il malcapitato.

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