Elezioni, spunta D’Amore per il Pd. In Fi tengono Dello Vicario e De Cristofaro

di Nicola Rosselli

Aversa – Saranno quattro gli schieramenti principali che si contenderanno la possibilità di amministrare Aversa per i prossimi cinque anni. Al di là, infatti, del numero, che rischia di essere alto di coalizioni e candidati a sindaco, quelli che potranno avere le maggiori chances saranno i raggruppamenti di centrodestra e centrosinistra, i cinquestelle e un raggruppamento di centro al quale starebbe lavorando l’ex sindaco Giuseppe Sagliocco, nella sua qualità di responsabile provinciale degli enti locali dell’Ncd. Una coalizione che potrebbe avere quale candidato alla poltrona più importante della casa comunale aversana Mariano D’Amore, docente universitario, già segretario cittadino del Pd, corteggiato da diverse parti.

In verità, c’è chi dà con insistenza la presenza del professore aversano alle primarie di coalizione del centrosinistra proprio con il supporto della società civile e, a quanto sembra, dell’Ncd e dell’Udc, soprattutto se le regole di partecipazione alle primarie non dovrebbero consentire all’ex parlamentare centrista Paolo Santulli di essere della partita. Ma la nascita di questo quarto polo, con o senza D’Amore, sembra essere sempre più concreta, soprattutto a causa delle divisioni presenti a macchia di leopardo nei diversi schieramenti.

Ma, andiamo per ordine. Nel centrodestra, al di là delle divisioni già esistenti tra quanti hanno scelto di appoggiare l’amministrazione Sagliocco sino all’ultimo e quanti, invece, lo hanno ostacolato, in seno a Forza Italia si è creata un’ulteriore divisione tra gli anti sagliocchiani in due fazioni, una che vorrebbe candidato a sindaco l’ex alleanzino Gianpaolo dello Vicario, già assessore e vice presidente dell’amministrazione provinciale, e una seconda che spinge per la candidatura a primo cittadino del presidente della federazione regionale e dell’ordine provinciale degli architetti Enrico de Cristofaro. Una sfida che, in verità, ad oggi, non si capisce come finirà, anche se la bilancia pende più a favore del secondo, supportato anche dalla nomenclatura del partito.

Ancora più complessa la situazione nel centro sinistra. Qui, ad oggi, di ufficiale c’è solo la candidatura alle primarie di coalizione, quale rappresentante del Pd del consigliere uscente Marco Villano, voluta unitariamente dalla locale sezione. I due maggiorenti cittadini del partito di Renzi, l’eurodeputato Nicola Caputo e il consigliere regionale nonché presidente campano del Pd Stefano Graziano, nonostante a parole lo supportino, avevano anche avviato colloqui con il cardiochirurgo di fama Giuseppe Caianiello, che, però, declinato l’invito, anche perché avrebbe intuito che al di fuori del Pd, nella coalizione il suo nome non sarebbe gradito.

A questo punto, primarie in vista. E qui i nomi in ballo sembrano essere molti, tanto che si sta cercando di varare norme che mettano i paletti per evitare presenze spurie. Ad oggi, oltre Villano, si parla di Luigi Menditto o di Paolo Santulli per l’Udc, di Rosario Capasso (già capogruppo consiliare di Noi Aversani, lista che faceva capo all’ex sindaco Sagliocco ed oggi leader dell’associazione Aversa a testa alta) e di Salvino Cella (già candidato a sindaco per il centro sinistra e candidato alla Regione Campania in una delle liste a supporto del governatore Vincenzo De Luca, con una lusinghiera affermazione personale ad Aversa città) per le civiche che si posizionano nel centro sinistra.

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